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Colosseo, entro cinque anni una nuova vita. Intanto già in funzione l’antico “montabelve”, visitabile per pochi giorni

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Ritornano i gladiatori e le loro glorie. Grazie al lavoro di due ingegneri filologici che hanno ricreato una grande gabbia di 1 metro e 80 per 1,40, alta un metro, che un sofisticato meccanismo di carrucole e tornio, azionati dalla forza di 8 uomini, riesce a far salire per 7 metri, dai bui sotterranei alla luce abbacinante dell’arena. Umberto Baruffaldi e Heinz Beste che hanno lavorato al prototipo per 15 mesi con la supervisione della soprintendenza, ricreano quindi uno dei 28 montacarichi del Colosseo: stupefacenti macchine sceniche, che all’epoca dell’imperatore Domiziano assicuravano il sollevamento delle belve dai sotterranei per offrire uno spettacolo unico e sorprendente come in nessun altro anfiteatro dell’impero romano, funzionando anche come una straordinaria macchina del consenso.
200 mila euro, spiega il direttore del monumento Rossella Rea, il costo dell’impresa, finanziata e poi filmata dall’americana Providence Pictures. Ora, tempo qualche settimana, il ‘montabelve’, sarà accessibile ai turisti.
«Una cosa davvero straordinaria e unica». Commenta il ministro della cultura Dario Franceschini, che sottolinea come si tratti di un intervento reso possibile dalla collaborazione con un privato. «Sul piano della valorizzazione abbiamo molto da recuperare». Aggiunge ribadendo che si tratta di un intervento che non è assolutamente in contrasto con le ragioni della tutela «anzi, la ricostruzione è stata utile agli studi».
Non «un’opera effimera, bensì un importante intervento di archeologia sperimentale». Sottolinea accanto a lui il soprintendente speciale all’archeologia di Roma Francesco Prosperetti. Costruito in legno, il prototipo fu mostrato anche al presidente Usa Obama, durante la sua visita all’Anfiteatro Flavio, il montabelve poteva sollevare fino a 300 chili di carico. «E’ importante perché comincia
a svelarci in concreto cosa potessero essere gli spettacoli del Colosseo – fa notare il soprintendente Prosperetti – La ricostruzione dell’arena, su cui stiamo lavorando dovrà restituire in chiave contemporanea questa grandiosa macchina scenica».
Obiettivo è ridare sfarzo e vita al Colosseo in cinque anni tra studi e lavori, per un costo stimato di 20 milioni di euro. Lo annuncia il ministro Franceschini.
Si sta lavorando per mettere a punto il bando del concorso internazionale: «Puntiamo a riuscirci nell’arco del 2016». Quanto ai finanziamenti, chiarisce il soprintendente, il costo stimato di 20 milioni di euro sarà coperto per 16 milioni dai fondi nazionali paralleli ai fondi strutturali e per altri 4 milioni dai fondi già messi a disposizione da Della Valle per il restauro attualmente in corso.