Home life style cinema Grande Guerra, alla Casa della Memoria “corti” d’annata e la saga eroica...

Grande Guerra, alla Casa della Memoria “corti” d’annata e la saga eroica delle “portatrici carniche”

1871

Proseguono con successo gli appuntamenti dedicati dalla Casa della Memoria e della Storia (Roma, Via San Francesco di Sales, 5) alla Prima Guerra Mondiale. Il 26 maggio, alle 17, il conservatore Emiliano Morreale, nel quadro dell’iniziativa “La Grande Guerra dall’archivio della Cineteca Nazionale”, presenta la proiezione di due “corti” muti: Mariute, di Eduardo Bencivenga (1918, 28′), e Umanità, di Elvira Giallanella (1919, 39′). Il primo è un film di propaganda che esalta il contrasto tra la vita di una diva dell’epoca e la storia di Mariute, contadina costretta a restare sola con i figli, senza suo marito perché impegnato al fronte. Il secondo film, spiccatamente pacifista, girato appena dopo il termine della Prima Guerra Mondiale, narra la storia di due bambini costretti a sopravvivere su un pianeta devastato da una catastrofe di proporzioni planetarie e propone soluzioni di ricostruzione basati a metà tra valori cristiani e socialisti
Il 27 maggio, con la presentazione di Enrico Magrelli, giornalista e critico cinematografico, è la volta del documentario Omaggio alle truppe reduci della Francia (1919, muto, 13′) di Luca Comerio, coevo alla fine delle ostilità, e del sonoro Il caimano del Piave di Giorgio Bianchi (1951, 94′) che, pur narrando una vicenda romanzata che si snoda sullo sfondo del conflitto, si serve di riprese tratte da filmati autentici dell’epoca, anticipando per certi versi aspetti neorealisti nelle scelte del cast.
Il 28 maggio di scena sono le “portatrici carniche”. Il curatore Giuliano Compagno propone un vivido ritratto delle donne che lungo il fronte della Carnia – estremo settore nord-occidentale dell’area della regione storico-geografica del Friuli – si impegnavano a trasportare, sulle loro spalle e lungo tortuosi ed impervi sentieri, munizioni e derrate alimentari agli alpini impegnati nei combattimenti contro il nemico. Culturalmente radicate nella tradizione popolare, queste figure evidenziano l’impatto che la guerra ebbe sulla vita quotidiana del mondo femminile e rappresentano, nell’immaginario collettivo, un fenomeno di commovente eroismo. Maria Plozner Mentil è una di loro, medaglia d’oro al valor militare. La sua opera quotidiana e il suo infinito coraggio vengono ricordati in un incontro a lei dedicato, alla presenza di autorità locali, testimoni e artisti. Partecipano Massimo Mentil, Sindaco di Paluzza, Luca Scrignaro, Assessore al Turismo di Paluzza, Manuela Di Centa, campionessa olimpica e nipote di una portatrice carnica, Annabella Gioia, direttore scientifico dell’IRSIFAR, Giancarlo Cauteruccio, regista teatrale, Patrizia Schiavo,interprete di Hanno sparato a Maria! Memoria di scena per una donna italiana.