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“Ti amo, o qualcosa del genere”… quando l’amore è bugia, risate e qualche, forse troppi, dubbi

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La tavola è apparecchiata per due, le candele sono accese, la luna e le stelle sono particolarmente luminose e anche le zanzare non si sono fatte vedere per non rovinare quello che si prepara a essere il più romantico dei tète a tète. Questo è solo l’inizio di “Ti amo… o qualcosa del genere”  con Roberto Ciufoli, Gaia De Laurentiis, Francesca Nunzi, Diego Ruiz, che dirige anche.

Non c’è bisogno di essere poliglotti per sapere che un tète a tète è un incontro a due. Ma allora che c’entra l’arrivo dell’amica di lui e, ancora peggio, che ci fa il fidanzato di lei?!

E ancora, chi è gay? E lui? Di chi è innamorato? Di lei o dell’altra? E lei? Ama lui o preferisce quell’altro? Ma scusate, non c’era un gay? Anzi due? Troppe domande, tutte da scoprire, rivelare e dalle quali farsi ammaliare.
Insomma, qual è la morale ? Che in amore bisogna essere sempre sinceri? O che le bugie dette a fin di bene possono essere considerate del tutto innocenti? Forse sono comunque dei piccoli tradimenti?

Una cosa è certa: che bisogna disporre di tanti escamotage per far sopravvivere un sentimento ai continui naufragi della vita quotidiana.