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Addio a Lemmy Kilmister, profeta dell’heavy metal. Lo sgomento dei Motorhead per il leader dalle mille donne

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E’ morto a 70 anni, stroncato da una forma aggressiva di cancro, Ian ‘Lemmy’ Kilmister, leader della band britannica heavy metal dei Motorhead. L’annuncio sulla pagina Facebook del gruppo. “Aveva saputo della malattia il 26 dicembre scorso – si legge nel post – era a casa, seduto davanti al suo videogame preferito, assieme alla sua famiglia”. Kilmister, che aveva compiuto 70 anni il 24 dicembre scorso, era nato la vigilia di Natale 1945 nella città inglese di Stoke-on-Trent. Dopo aver fatto parte del gruppo Hawkind, nel 1975 il vocalist e bassista aveva fondato i Motorhead, band con la quale quest’anno aveva celebrato il 40esimo anniversario. Recentemente, i Motorhead avevano dovuto annullare diverse date a causa dei problemi di salute di Kilmister, noto per i suoi eccessi. “Non sappiamo come esprimere il nostro sgomento e il nostro dolore. Non ci sono parole”, ha scritto la band su Facebook, annunciando anche che nei prossimi giorni potrebbero comunicare ulteriori dettagli. “Per ora ascoltate i Motorhead a tutto volume – si legge nel post – ascoltate gli Hawkind a tutto volume, ascoltate la musica di Lemmy a tutto volume”. Per 40 anni Kilmister ha vissuto la sua immagine di sfrenata leggenda dell’heavy metal: droga, alcool e donne, senza privarsi di nulla. Fino a quando gli è stato diagnosticato il diabete, e i medici hanno dovuto impiantargli un defibrillatore per problemi di cuore, che alla fine lo ha portato a sospendere alcuni concerti. E questo senza considerare che fumava solo due sigarette al giorno, ed era passato da una bottiglia al giorno di whisky e vodka ad allenarsi regolarmente su una cyclette. “Sono sempre stato in buona salute, al di là di droga e alcol”, aveva scherzato in passato. Kilmister lascia due figli, e una fama da donnaiolo. In un’intervista a ‘BZ’ aveva smentito i rumors che affermavano avesse dormito con 2.000 donne: “Erano solo 1.000 – aveva detto – E se si fa un calcolo per ogni anno, si conta una donna a settimana. Una cifra assurda”. Figlio di un prete di Stoke-on-Trent, Kilmister non ha mai incontrato la donna della sua vita: “Credo che l’amore sia infatuazione che diventa abitudine, perché la passione non dura – ha detto una volta al quotidiano britannico ‘The Observer’ – Ci si abitua alle persone. E questo sembra letale. Mi piace essere sorpreso”.