Home oltre Roma Allo Storchi di Modena un Lessing riletto dopo il Bataclan

Allo Storchi di Modena un Lessing riletto dopo il Bataclan

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Giovedì 30 e venerdì 31 marzo al Teatro Storchi di Modena, uniche date italiane per Nathan !?, una produzione del Théâtre de Vidy di Losanna. Diretto da Nicolas Stemann, regista tedesco non ancora cinquantenne, capace di esprimere un teatro vivo, libero e musicale, Nathan !? si ispira a “Nathan il saggio”, il capolavoro di G. E. Lessing, che Stemann aveva già diretto nel 2009.

Dopo le stragi che hanno recentemente segnato le nostre cronache, Stemann decide di riallestire questo lavoro, commissionando a Elfriede Jelinek – autrice con la quale Stemann lavora da oltre dieci anni, Premio Nobel alla letteratura nel 2004 – la scrittura di un’integrazione al testo di Lessing.
“Crassier” e “Bataclan” sono infatti un commento al testo originale, una riflessione sulla violenza contemporanea e sulle reazioni europee seguite agli attentati di Charlie Hebdo e del Bataclan.

Una religione è meglio di un’altra? Nella nostra epoca in cui, come ai tempi delle crociate, violenza e distruzione si giustificano per religione, questa domanda è di sconcertante attualità.
Testo fondamentale dell’Illuminismo, il dramma di Lessing “Nathan il Saggio”, pubblicato nel 1779, è un classico della tolleranza religiosa. Nella Gerusalemme appena conquistata dal musulmano Saladino nell’undicesimo secolo, il testo porta in scena le vicende della storia del ricco commerciante ebreo Nathan e di Recha, la sua figlia adottiva di fede cristiana. La giovane è appena stata salvata dall’incendio della sua casa da un crociato, che ben presto le chiederà la mano.

Eppure Nathan il tollerante, lo stesso che con la celebre parabola degli anelli ha dimostrato a Saladino che la religione migliore è quella che rende gli uomini buoni, quel Nathan sembra non poter dare il consenso al loro matrimonio.

I testi di Lessing e di Elfriede Jelinek si sviluppano parallelamente e si intersecano, indagano i temi della tolleranza, dell’integrazione e della fraternità, con continui rimandi ai paradossi dell’epoca che stiamo vivendo.

 30, 31 marzo 2017 ore 21.00