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Filippo Gorini, giovanissimo talento, suona le variazioni Diabelli alla Filarmonica Romana

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– A margine del ciclo Beethovenklavier, dedicato all’esecuzione integrale delle 32 Sonate per pianoforte di Beethoven che la Filarmonica Romana ha affidato a giovani interpreti italiani, il concerto di domenica 22 ottobre (ore 17.30 Sala Casella, via Flaminia 118) vede protagonista il ventunenne Filippo Gorini, astro nascente del pianismo internazionale, che allargherà lo sguardo alla produzione pianistica di Beethoven con due dei suoi lavori più conosciuti: le Sei Bagatelle op. 126 e le 33 Variazioni su un Walzer di Diabelli op. 120 entrambe appartenenti al suo ultimo periodo compositivo che annovera fra i suoi capolavori la Nona Sinfonia, la Missa Solemnis e le ultime Sonate per pianoforte.

Giovanissimo talento, classe 1996, Filippo Gorini è risultato vincitore due anni fa del Concorso “Telekom-Beethoven” di Bonn, ha già calcato il palcoscenico di prestigiose sale come Konzerthaus di Berlino, Gewandhaus di Lipsia, Beethovenhalle di Bonn, Herkulessaal a Monaco, con tournée insieme alla Klassische Philharmonie di Bonn nelle principali città tedesche. Studente di Alfred Brendel privatamente e di Pavel Gililov presso il Mozarteum di Salisburgo, è molto apprezzato per il suo repertorio che si estende dal barocco ad autori contemporanei; ma spicca anche per le sue interpretazioni del repertorio beethoveniano che segnano importanti tappe della sua promettente carriera. Infatti il suo debutto in recital è stato il Beethovenfest di Bonn. Il suo primo CD, uscito lo scorso agosto, è dedicato proprio alle Variazioni Diabelli, registrato presso la Beethoventhaus di Bonn, per l’etichetta francese Alpha Classics e vanta già tre riconoscimenti internazionali fra i più importanti della critica musicale internazionale: il francese “Diapason d’Or” dall’omonima rivista per il mese di ottobre 2017, 5 stelle dal The Guardian che ha acclamato il suo coraggioso e originale modo di suonare (Brave, original playing for a musician of any age”, Kate Molleson) e il Supersonic Award dalla rivista tedesca Pizzicato. Infine, per la sua carriera artistica, vale segnalare tra i vari premi e riconoscimenti, anche il “Beethoven-Ring” conferito dall’associazione “Cittadini per Beethoven” di Bonn