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“Il berretto a sonagli” di Luigi Pirandello con Sebastiano Lo Monaco Marina Biondi regia Sebastiano Lo Monaco. Teatro Quirino

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11.23 dicembre

Sicilia Teatro

in collaborazione con Festival La Versiliana – Pietrasanta  

Teatro Luigi Pirandello – Agrigento

 

SEBASTIANO LO MONACO   MARINA BIONDI

IL BERRETTO A SONAGLI
di Luigi Pirandello

                                        con la partecipazione di Clelia Piscitello

 

e con

Claudio Mazzenga   Barbara Gallo   Giovanni Santangelo   

Lina Bernardi   Maria Laura Caselli

 

costruzione scene Keiko Shiraishi

costumi Cristina Da Rold

musiche Mario Incudine

luci Nevio Cavina

regista collaboratore Antonio Ligas

aiuto regista Maria Laura Caselli

aiuto scenografo Matteo Bianco

                                             regia SEBASTIANO LO MONACO

 

personaggi e interpreti

Ciampa Sebastiano Lo Monaco

Beatrice Fiorica Marina Biondi

Assunta La Bella Clelia Piscitello

Fifì La Bella Claudio Mazzenga

la Saracena Barbara Gallo

il delegato Spanò Giovanni Santangelo

Fana (la serva) Lina Bernardi

Nina (moglie di Ciampa) Maria Laura Caselli

 

Lo spettacolo ha una durata di 2 ore incluso intervallo

Due parole…

… Una commedia NATA e non SCRITTA, così Pirandello ha definito il suo “Berretto a Sonagli”. Su questo pensiero ho costruito la mia regia: viva e non scritta. Tutti gli attori in questo spettacolo hanno cercato di essere personaggi vivi e veri, più di noi che respiriamo, alternando pianto e riso durante tutto lo svolgimento del dramma.

Mi preme però dire la ragione per la quale mi sono appassionato a questo progetto. Il personaggio di CIAMPA, apparentemente grottesco, è in realtà straziante, ma soprattutto è il più moderno degli eroi pirandelliani. Il “Berretto” è la storia di un uomo giovane, poco più di quarant’anni, che tradito dalla moglie accetta la condanna e la pena di spartire l’amore della propria donna con un altro uomo, pur di non perderla. Un tema drammatico e attuale che si voglia o no!

Per tradizione questo personaggio è stato affrontato da attori alla fine della propria carriera, ad ogni modo avanti con gli anni. Questo travisava la forza drammatica di CIAMPA, così eroico e pieno di umanità, una umanità silenziosa e astuta che gli da la forza di difendere la sua infelicità coniugale, contro la società ridicola di quel tempo.

Un personaggio insomma apparentemente piccolo ma infinitamente grande.