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L’aperossa e le evoluzioni sonori del ’68

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L’APEROSSA 2018 condisce di musica le sue serate cinematografiche presentando una serie di evoluzioni sonore, a cura di Emiliano Torquati, che andranno ad interagire – in occasione del cinquantenario dei moti studenteschi, con le immagini del film “Valle Giulia 1968” (10 minuti, 2018) con le immagini girate all’epoca dagli operatori Ferruccio Castronuovo e Mario Carbone e conservato all’Archivio Audiovisivo del Movimento Operaio e Democratico.
In ben sei giorni di attività, a partire dalle 20 (ingresso libero a tutti), in tre aree outdoor diversificate della Capitale (rispettivamente all’interno dei quartieri Marconi, Garbatella e Ostiense), Torquati al campionatore si esibirà, in sincronia con il documentario in sperimentazioni sinergiche tra strumenti tradizionali e l’elettronica insieme al sassofonista Marcello Allulli (14 luglio, Teatro India), all’organettista Alessandro D’Alessandro (15 luglio, Teatro India), al chitarrista Antonello D’Urso (18 luglio, Parco Cavallo Pazzo), al vocalist Andrea Battantier, anche autore dei testi (19 luglio, Parco Cavallo Pazzo), al violinista Claudio Capponi (20 luglio, Centrale Montemartini) e al pianista Roberto Ciammarughi (21 luglio, Centrale Montemartini).

Nonostante la fusione tra immagini, acustica ed elettronica fosse difficile su carta – afferma Torquati – le evoluzioni sonore che abbiamo creato per omaggiare empaticamente il 68 percorrono un itinerario musicale di continue interazioni tra la ritmica del campionatore e la melodia sprigionata dagli strumenti tradizionali, lasciando soprattutto spazio alle loro voci, come quelle degli studenti in rivolta che ci hanno ovviamente colpito per le riprese ad alto impatto emozionale. Molto sarà improvvisato e varierà a seconda del musicista in binomio e della serata, ma il filo comune denominatore si concentra analogamente per tutti sull’interpretazione della memoria storica di quel periodo cercando di rendere il passato ancora attuale attraverso altri linguaggi di comunicazione.

L’ultima serata musicale, domenica 21 luglio – che coincide anche con il termine della manifestazione L’APEROSSA, sarà dedicata ad immagini del noto film L’UOMO CON LA MACCHINA DA PRESA intrecciate con sequenze del ’68: Un momento di intensa emozionalità che intende evidenziare il costante contributo al riutilizzo e reinterpretazione del repertorio. La colonna sonora suonata dal vivo si intersecherà dunque con le immagini russe e italiane per mostrare la continuità nello spazio-tempo dei due avvenimenti internazionali (la rivoluzione russa del 1917 e gli scontri sessantottini di Roma) raccontandone, tra suoni immagini ed altre sorprese inedite, gli aspetti positivi e negativi dei fatti e le loro conseguenze.