Home teatro L’Argentina dei tempi bui in scena al Vascello con “L’ultima madre”

L’Argentina dei tempi bui in scena al Vascello con “L’ultima madre”

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Dal romanzo-inchiesta L’ultima madre di Giovanni Greco nato sul campo a Buenos Aires sul tema dei desaparecidos argentini, e nello specifico su quello dell’identità negata, nasce lo spettacolo, prodotto dal Teatro Vittorio Emanuele di Messina con la collaborazione dell’Accademia Nazionale d’Arte Drammatica ‘Silvio D’Amico’ e della Compagnia DAF – Teatro dell’Esatta Fantasia, che dopo aver debuttato a Messina con la regia di Giovanni Greco e le musiche di Daniela Troilo, interpretato da Ilaria Genatiempo, Vittoria Faro, Ilenia D’Avenia e Lorenzo Parrotto, viene presentato al Teatro Vascello di Roma dal 5 al 7 maggio.

Scorrono in parallelo, due storie, asimmetriche nel tempo e nello spazio, ma intrecciate indissolubilmente: la vicenda esemplare di una madre-nonna de Plaza de Mayo, Maria Fernandez, casalinga semianalfabeta che diventa, per necessità, una militante rivoluzionaria, arrestata, torturata e esiliata, perché cerca prima i suoi figli, quindi i nipoti, fatti scomparire per motivi politici dalla dittatura della giunta militare argentina di fine anni ’70-primi anni ’80 del secolo scorso.

Accompagnato dalle musiche e le canzoni di Daniela Troilo, la storia di Maria, alla ricerca dei figli e poi dei nipoti, s’intreccia con quella di Mercedes, madre “usurpatrice” e della sua famiglia, il cui dominus è Ignacio Mendoza, vero e proprio burattinaio nascosto di entrambe le storie.

 

Come accadeva spesso in Sudamerica in quegli anni, i figli dati alla luce in cattività dai ‘sovversivi’ vengono affidati, piccolissimi, a famiglie di militari, in questo caso la famiglia Mendoza, nella quale, Mercedes, l’unica figlia, è sterile. Pablo, Miguel, figli di Maria, e Irene, fidanzata di Pablo, catturati dai militari, vengono eliminati, Irene non prima di aver dato alla luce due gemelli, che crescono come Ignacio Guillermo (detto Nacho) e Maria Magdalena (detta Mari), in una famiglia che non è la loro, all’oscuro di tutto per molti anni, fino ad arrivare alla tragica scoperta della propria vera identità.

Lo spettacolo unisce ai protagonisti del romanzo personaggi realmente esistiti, responsabili delle persecuzioni che vengono interrogati in scena, sulle note del tango di Anibal Troilo rielaborate da Daniela Troilo.

dal 5 al 7 maggio 2017    

venerdì e sabato h 21 – domenica h 18