Non si sa ancora quando, ma la villa di Alberto Sordi diventerà un museo: custodirà i ricordi del grande attore e ne terrà viva la memoria. Almeno questa è l’obiettivo deella Fondazione istituita dalla sorella di Sordi, Aurelia. Oggi 15 giugno l’attore avrebbe compiuto 95 anni. E proprio oggi la sua casa – dove visse tra il 1958 e il 2003 – è stata riaperta per la prima volta ed è stata annunciata l’iniziativa, alla presenza della stampa. Oltre ai responsabili della Fondazione, c’erano il ministro della Cultura Franceschini e Carlo Verdone, che presiede la Fondazione per i giovani che proprio Alberto Sordi volle costituire. Fondazione che sta dando la possibilità a ragazzi non abbienti di lavorare al Centro Sperimentale di Cinematografia. I tempi di realizzazione del museo non sono ancora definiti: prima sarà necessario catalogare e restaurare tutto il materiale su Sordi, e poi dovrà essere creato un percorso multimediale all’interno di alcuni ambienti della casa. Per ora i saloni affacciati su Caracalla, il suo studio colmo di premi, la barberia piena specchi, la sala teatro dove invitava Fellini e la Masina, sono rimasti intatti e fermi nel tempo. Dal 27 giugno al 3 luglio nell’arena di fronte alla villa verranno proiettati gratuitamente alcuni suoi film, da “Una vita difficile” a “I due nemici”. La villa che fu di Alberto Sordi è in via Druso, all’interno del parco archeologico delle Terme di Caracalla. Fu fatta costruire nel 1993 da Alessandro Chiavolini, segretario particolare di Mussolini.