Home news cronaca Sequestrato centro rifugiati a La Storta, ma dalla Prefettura: “Non cambia nulla”

Sequestrato centro rifugiati a La Storta, ma dalla Prefettura: “Non cambia nulla”

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Sequestrata l’ex scuola Socrate di Casale San Nicola, in località La Storta: la struttura avrebbe dovuto ospitare circa cento profughi richiedenti asilo. A darne notizia questa mattina il consigliere del Municipio XIV di Roma, Fulvio Accorinti (FdI): “Dopo due settimane di segnalazioni e pressioni da parte del sottoscritto e del comitato spontaneo nato nella zona stessa agli organi competenti – ha scritto Accorinti – dall’ufficio tecnico del Municipio 14, dalla Polizia municipale alla Soprintendenza archeologica, arriva l’atto di sequestro della struttura e dell’area che doveva ospitare il centro per rifugiati a Casale di San Nicola”.
Sulla questione si era anche mosso un comitato spontaneo, nato contro la nascita di questo centro rifugiati: sull’area in questione esisterebbero infatti – sempre secondo Accorinti – “diversi vincoli archeologici, paesaggistici e architettonici non rispettati e di autorizzazioni non richieste dai responsabili della cooperativa”. Il consigliere e Fratelli d’Italia avevano infatti avanzato alcuni dubbi circa la regolarità del bando, “la cui inidoneità era stata fin dall’inizio segnalata”. “Ci auguriamo che questo sequestro induca la Prefettura ad annullare il bando valutando lo spostamento di questi immigrati fuori dalla capitale”, ha concluso il capogruppo.
Stando a quanto riporta l’Adnkronos, tuttavia, la misura in oggetto è un sequestro amministrativo compiuto dalla polizia di Roma Capitale, non una conseguenza delle denunce dei comitati. Il prefetto di Roma Franco Gabrielli, sempre all’agenzia, precisa: “Questo è un provvedimento della polizia municipale con riferimento alla richiesta di un’autorizzazione della soprintendenza, che peraltro non ha comportato nessun tipo di ritardo nei lavori. Quella di oggi è una cosa già ampiamente nota e dal nostro punto di vista non sposta di una virgola né in un senso né nell’altro, perché fino a che non ci saranno tutte le documentazioni in ordine non si procederà”.