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“Song…Italiano. Pane, Amore e Fantasia”, di Fabrizio Rossotto racconta la bellezza assoluta dell’Italia

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Un percorso cine-enograstronomico-musicale dalla Sicilia alle Alpi per raccontare il cinema italiano come un mondo condito da cibo e di musica: questo è SONG…Italiano. Pane, Amore e Fantasia, lo spettacolo di Fabrizio Russotto in scena al Teatro Palladium il 7 e l’8 aprile p.v.
Un vero e proprio pretesto per raccontare l’Italia, insieme a Gilberta Crispino e allo stesso Russotto, nella convinzione che il cibo, per il nostro Paese, continui ad essere l’argomento principe secondo la tradizione parentale. Il cinema – afferma Russotto – vuole diventare qui una lente d’ingrandimento, il piatto uno schermo e la musica la colonna-portante sonora per riunirci e riconoscerci, ma anche per ricordare e capire chi siamo, da dove veniamo e raccontar-ci…a noi stessi e agli altri, in un modo leggero, conviviale… proprio come a tavola.
In repertorio, eseguiti dal vivo, brani musicali intramontabili, come “Volare”, “Here’s to you”, “Nuovo cinema paradiso” “O’ sole mio”, “O’ sordato ‘nammurato”, “Tu vo’ fa’ l’americano”, i temi de “Il Padrino” “Kaos”, “La vita è bella”,  “That’s Amore”, “Buonasera Signorina”, “Mambo Italiano” e molti altri. Sullo schermo una carrellata di spezzoni tratti da alcuni cult del nostro cinema, dalla sfilacciante mozzarella in carrozza che il piccolo Bruno gusta in trattoria, insieme al padre, come fosse una prelibatezza rara in “Ladri di biciclette” agli spaghetti de “L’onorevole Angelina”, “Miseria e nobiltà” e “Un americano a Roma”, fino alla consolazione della speciale pasta e ceci, trovata per errore di valutazione da Capannelle alias Carlo Pisacane nel celeberrimo “I soliti ignoti” e all’intero pollo spolpato e mangiato con le mani da un’elegante Sandra Milo in “8 e mezzo”.
Non mancheranno numerose incursioni teatrali dei personaggi più noti del repertorio italiano, dalle maschere della Commedia dell’Arte al Gastone di Petrolini, in una versione particolarissima en travesti di Gilberta Crispino.