Home teatro “Sulla morte senza esagerare”, un omaggio alla poetessa nobel Wisława Szymborska

“Sulla morte senza esagerare”, un omaggio alla poetessa nobel Wisława Szymborska

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Il Teatro dei Gordi torna a Roma il 21 aprile alle ore 21.00 al Teatro Biblioteca Quarticciolo con la sua ultima produzione, Sulla morte senza esagerare, omaggio alla poetessa polacca e Premio Nobel Wisława Szymborska, ideato e diretto da Riccardo Pippa.

Lo spettacolo (Vincitore all’unanimità del Premio alla produzione Scintille 2015Selezione Visionari Kilowatt Festival e Artificio Como 2016, il Premio Speciale, Premio Giuria Allievi Nico Pepe e Premio del Pubblico all’interno del Premio Nazionale Giovani Realtà del Teatro 2015, indetto dall’Accademia d’Arte Drammatica Nico Pepe di Udine) è il primo appuntamento di TBQunder35, rassegna delle giovani compagnie.

Uno spettacolo di teatro senza parole, capace però di comunicare in maniera efficace, suggestiva e poetica attraverso il movimento e il gesto. Uno spettacolo che affronta il tema della morte in chiave ironica e divertente attraverso un uso non convenzionale delle maschere. Quattro attori, dieci maschere, zero parole.

Sulla soglia tra l’aldiquà e l’aldilà, dove le anime prendono definitivo congedo dai corpi, c’è la nostra Morte. I vivi la temono, la fuggono, la negano, la cercano, la sfidano, la invocano… L’unica certezza è la morte! Sì, d’accordo, ma non esageriamo. In fondo quanti ritardi nel suo lavoro, quanti imprevisti, tentativi maldestri, colpi a vuoto e anime rispedite al mittente! E poi che ne sa la Morte di ponti, di navi e di torte? Che ne sa, lei, che è immortale, di che cosa significhi morire? Lei sta lì, sempre sulla soglia e col suo teschio dice alle anime: “Guarda che stai per morire”. E aspetta, aspetta, paziente, quello lo sa fare bene, aspetta che l’anima dica: “D’accordo”, “Sono pronta” o al massimo “Non condivido ma mi adeguo” e imbocchi l’uscita. O l’entrata… Per dove? Non lo sa neanche lei. C’è persino chi trapassa senza neanche guardarla in faccia.

Maschere contemporanee di cartapesta, figure familiari raccontano, senza parole, i loro ultimi istanti, le occasioni mancate, gli addii. Storie semplici, per parlare della morte, sempre senza esagerare.

Teatro Biblioteca Quarticciolo

Via Ostuni 8