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Volkswagen Golf GTI Clubsport S. L’anteriore più estrema di tutte!

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Per molti appassionati, un’auto può definirsi davvero sportiva solo ed esclusivamente quando è a trazione posteriore. Per i puristi non c’è ragione da ascoltare, molti altri, invece, dimostrano una leggera apertura nei confronti delle integrali, ma il punto su cui questa categoria di appassionati si trova assolutamente d’accordo è che un’auto a trazione anteriore non potrà mai essere sportiva. Ma sarà veramente così?

Da record. Fino ad oggi trovare una risposta oggettiva a questa domanda, ma soprattutto trovare dei dati certi che potessero sostenere questa risposta è sempre stato molto difficile. Ma ora non è più così. Già, perché con la sua ultima creatura Volkswagen ha letteralmente stravolto il mondo delle trazioni anteriori sportive. Si tratta della Golf GTI Clubsport S. Una versione speciale prodotta in soli 400 esemplari per festeggiare i 40 anni della mitica sigla GTI. E prima che possiate chiedervi che cosa centri una Golf in un articolo incentrato sulle sportive più pure, dovete sapere una cosa: la Clubsport S ha recentemente stabilito il record sul giro nella categoria riservata alle trazioni anteriori stradali sul Nürburgring Nordschleife, facendo registrare un tempo di 7’49”21. Se non vi sembrano tanti, vi basti pensare che il record di una BMW M4 sul Ring è di 7’52”00 e che una Lamborghini Murcielago, quando venne presentata, fece segnare un tempo di 7’50”00. La Murcielago è a trazione integrale, la M4 è posteriore, eppure la Golf, con le sue linee da utilitaria da tutti i giorni e la trazione anteriore è riuscita a stare davanti ad entrambe.

Golf GTI Clubsport S

Dura e pura. Ora, noi siamo i primi a non prendere i tempi del Ring come metro di giudizio di una nuova auto. La Clubsport S avrebbe potuto girare anche in 7 minuti netti, ma siamo certi che la maggior parte di voi avrebbe comunque scelto di farsi un giro sulla Murcielago o sulla M4. E forse anche noi. Ma il tempo fatto registrare dalla più potente Golf GTI mai prodotta è comunque sintomatico dell’alto livello prestazionale raggiunto oggi dalle auto a trazione anteriore. Nello specifico, la Clubsport S è spinta dal solito 2 litri TSI che in questa particolare versione eroga 310 CV e 380 Nm di coppia, per un’accelerazione da 0 a 100 km/h in 5”8 e una velocità massima di 265 km/h. Ma la vera particolarità di questo modello è la sua anima “track oriented”. I sedili posteriori, infatti, sono stati eliminati, così come anche buona parte dei pannelli fonoassorbenti, contenendo il peso della macchina in 1.285 kg. E per limitare ulteriormente il peso e rendere l’esperienza di guida ancora più coinvolgente, l’unica trasmissione disponibile è quella manuale a sei marce. La linea di scarico è stata maggiorata, da 55 a 65 mm, per guadagnare qualche cavallo in più e per regalare ai passeggeri un sound ancora più racing. L’assetto, con sospensioni regolabili, è tarabile in quattro configurazioni: Comfort, Normal, Track e Nürburgring. Quest’ultima modalità è stata appositamente messa a punto sul Ring e permette alla Clubsport S di esprimere il massimo le sue potenzialità. Unica nota un po’ stonata è la mancanza di un vero differenziale meccanico, sostituito da uno di tipo elettronico. Ad ogni modo, la Golf Clubsport S ha contribuito a modificare il moderno concetto di auto sportiva, dando un nuovo valore ai modelli a trazione anteriore. Ma alla fine, l’importante è ciò che un’auto è in grado di trasmetterti quando tieni il suo volante stretto tra le mani. Se quando passi da una curva all’altra provi quel brivido lungo la schiena e un sorriso compiaciuto ti si stampa sulla faccia, allora poco importa se a regalartelo è un’auto a trazione posteriore, integrale o anteriore.

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Golf GTI Clubsport S