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Tête-à-tête con gli impressionisti al Vittoriano

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Grande ritorno della pittura impressionista a Roma con  Comunicare Organizzando. È prorogata fino al 21 febbraio al Complesso del Vittoriano – Ala Brasini la mostra Impressionisti. Tête-à-tête. Questo il titolo scelto per oltre sessanta opere, tra cui dieci sculture, provenienti dal parigino Musée d’Orsay. Edouard Manet, Pierre Auguste Renoir, Edgar Degas, Claude Monet, Frédéric Bazille, Camille Pissarro, Paul Cézanne, Gustave Caillebotte, Berthe Morisot, Mary Cassat, Georges Seurat (partecipe all’ultima rassegna del gruppo nel 1886); inoltre Armand Guillaumin, Marie Bracquemond, Eva Gonzales: questi gli artisti presenti al Vittoriano. Attraverso un percorso tra i protagonisti impressionisti la mostra – spiega l’organizzazione – vuole mettere in luce gli aspetti innovativi essenziali nell’elaborazione di un’arte moderna evidenziando le connotazioni delle singole personalità. “Vero pittore è colui che sa afferrare il lato epico della vita di ogni giorno e sa farci vedere quanto siamo grandi e poetici nelle nostre cravatte e nelle nostre scarpe verniciate”, affermava Charles Baudelaire, personalità chiave nel diffondere fra gli artisti che saranno poi definiti “impressionisti”, il gusto di dipingere il loro tempo. Il movimento impressionista distrugge le ferree regole dell’arte da Salon: se si fa prepotente il desiderio di fissare sulla tela la fugacità del momento, è proprio la figura umana che permette all’artista di esplorare rapidamente il mondo circostante, il vivace spaccato di un mondo pulsante di vita. Come afferma Zola nel 1868, gli impressionisti “sono pittori che amano il loro tempo… cercano prima di tutto di penetrare figure prese dalla vita e le hanno dipinte con tutto l’amore che provano per i soggetti moderni”.

Info: www.comunicareorganizzando.it