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Chilly Gonzales, il geniale pianista, in due date italiane insieme al Kaiser Quartet

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Un geniale entertainer. Ma non solo. Un abile pianista, un affascinante compositore, un coraggioso produttore. Un rapper spregiudicato e un saggista brillante, tutto nella stessa persona.

Dopo il trionfale concerto d’apertura a Piano City Milano 2017, torna in Italia Jason Beck, alias Chilly Gonzales, in due date imperdibili: venerdì 10 novembre al Conservatorio Giuseppe Verdi di Milano, nell’ambito del Festival JazzMI, e sabato 11 novembre all’Auditorium Parco della Musica di RomaIn entrambi gli appuntamenti, l’artista al pianoforte riproporrà, insieme al Kaiser Quartett, brani estratti da tutto il suo repertorio nel suo stile unico e originale.

Canadese di nascita ma residente del mondo, Chilly Gonzales ha fatto del pianoforte la sua unica casa, dove il pubblico è invitato a entrare e ad assistere alle sue performance sopra le righe e coinvolgenti, rigorosamente in vestaglia di seta e pantofole su misura.

Eclettico, ironico, istrionico: “Gonzo”, come spesso viene chiamato, ama Satie e Scarlatti, Eminem e Vado, vince Grammy con i Daft Punk, ascolta gli Smiths e il jazz più complesso, Lionel Richie e i Bee Gees.

Milano e Roma si preparano dunque ad accogliere il guru della “musica totale”: una musica che non conosce vincoli nè limiti creativi, che lo porta a spaziare tra i generi più disparati, partendo dal rap fino ad arrivare alla musica classica. Un approccio globale ma minimalista nell’essenza, un Mark Rothko del pentagramma, un romantico ridotto,come si definisce lui stessoUn portavoce della necessità di “riduzione musicale”, perché la musica sta sempre di più spingendo verso l’essenzialità. I nostri “inni pop” contemporanei sono la prova che il segreto è tutto nel suono.

Un concetto di riduzione che non limita certo la sua produttività, anzi: Chilly Gonzales è ovunque. Il suo nome appare dappertutto, dai dischi dei Daft Punk (con il brano Give Life Back to Music dell’album Random Access Memory che gli è valso un Grammy Award nel 2013) a quelli di Drake, passando per collaborazioni con Peaches, Feist, Jane Birkin, Charles Asznavour.