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“L’accendino magico”, il gioiello del Teatro Sette

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E se un accendino potesse portarvi a vivere esistenze diverse dalla vostra? E se quel capo che tanto odiate potesse sparire in un’ istante e la donna che desiderate finire improvvisamente tra le vostre braccia… cosa fareste? Lo azionereste?

I protagonisti di questa esaltate avventura … si!

Due uomini e due donne – per iniziare –  una tranquilla giornata in una località di mare, il racconto di un viaggio, e poi? Un accendino magico a rendere più pepato il tutto, ma non un accendino qualsiasi bensì un accendino il cui potere sarà quello di condurre colui che lo accende all’interno di un varco dimensionale dalla destinazione ignota tanto ai protagonisti del viaggio quanto agli spettatori che seguiranno le entusiasmanti vicissitudini di questa allegra compagnia, e della stimolante quanto immaginifica creazione di Claudio Greg Gregori e Riccardo Graziosi.

Lo spettatore accompagnato dallo splendido talento di Lallo Circosta, dall’esaltante umorismo di Claudio Gregori e Riccardo Graziosi, dalla sui generis presenza scenica di Roberto Fazioli, e dalla tagliente quanto invitante interpretazione di Vania della Bidia e Claudia Campagnola, potrà esplorare le possibilità dell’esistere, del modo in cui si possono sviluppare gli amori, le passioni, gli eventi della nostra vita andando a ridere delle sventure, dei malcapitati eventi, e della serie di scelte azzardate che condurranno i protagonisti dalla padella… alla brace!

L’accendino magico in scena dal 18 al 30 Aprile in quel gioiello che è il Teatro Sette, si mostra allo spettatore come un’ilare commedia brillante ricca di colpi di scena ed escamotage curiosi con cui riesce a tenere alta l’attenzione e diffuse le risate tra gli astanti. La presenza scenica degli attori e l’interessante cornice scenografica danno un tocco di classe a questo viaggio dimensionale che viene rafforzato da fotografie proiettate su un telo; da finestre, porte, corridoi che lasciano libero spazio all’immaginazione dei presenti, andando a stuzzicare un po’ di quella fantasia bambinesca che rende frizzante e partecipata l’intera opera

Una piccola pecca sulla ridondanza degli scenari presi in considerazione, e sulla durata dello spettacolo che di una maggior brevità avrebbe senza alcun dubbio beneficiato, al di là di questo un’interessante proposta di cui godere in questa gioiosa stagione primaverile.