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Torino suona swing, la storia del jazz in un ritratto musicale

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La Torino degli anni ‘60/’70, città industrializzata e fucina di fermenti letterari, sociali e musicali. E’ il ritratto che viene fuori da “Compro Oro. Vivere Jazz vivere swing”, sorta di documentario diretto da Marino Bronzino a quattro mani con Toni Lama. Un film che vuole ricostruire, attraverso preziose testimonianze, tassello dopo tassello, quel grande mosaico che è stata la città sabauda con i suoni di alcuni suoi protagonisti.

TRAILER 2015 COMPRO ORO def lowAccanto alle sirene della Fiat, in alcuni luoghi della città prendeva piede infatti una ricerca artistica internazionale come lo Swing Club, locale fondato da Marco Barazzotto e successivamente gestito da Nini Questa, che curava insieme a Toni Lama la direzione artistica con una programmazione di concerti per ben sette sera a settimana (oggi purtroppo il locale è sede di un negozio “Compro Oro”, da cui il titolo). La sua attività ha attirato, per oltre due decenni, l’attenzione di amatori e professionisti di altissimo calibro come Lou Bennett, Dizzy Reece, “Slide” Hampton, Barry “Kid” Martin, Charlie Beal, Phil Wood, Kenny Clarke, Art Blakey, Gato Barbieri o Chet Baker.

Nespolo
Nespolo

Un gruppo di musicisti e appassionati di jazz, che hanno suonato o frequentato lo Swing club capitanati da Giorgio Bartolucci e da un giovane batterista jazz, Ruben Bellavia, unendo passato e futuro del Jazz, ci guidano all’incontro di variopinti personaggi, cercando di far rivivere ancora una volta lo spirito dell’epoca. Grazie alle preziose testimonianze di alcuni dei più rilevanti interpreti dell’epoca – tra cui Pupi Avati, Tullio De Piscopo, Enrico Rava, Dino Piana, Piero Angela e Franco Cerri – si ripercorre uno spaccato sociale ricco di aneddoti, stili e sperimentazioni.

De Piscopo
De Piscopo

La colonna sonora del film, di Fabio Giachino, ha inteso porre due generazioni a confronto lavorando sui suoni all’insegna della contaminazione tra tradizione e contemporaneità, con vecchie armonie che ne sposano nuove, più ardite. L’efficacia del sincrono tra musica ed immagine è frutto di un’interpretazione originale che vede il suono passare dalle dita dei contrabbassisti, batteristi e pianisti della vecchia generazione a quelli della nuova, un continuum sonoro che non lascia spazio a troppe riflessioni e ci catapulta nell’ascolto di una musica senza tempo.

Cerri
Cerri

Il film ha ottenuto il sostegno del Piemonte Doc Film Fund, fondo regionale per il documentario ed è stato finanziato anche attraverso una campagna di crowdfunding: un pubblico sensibile alla narrazione di una storia che vuole rivivere e di uno spirito che non tarda a farsi sentire, ancora oggi, a suon di Swing.

Avati
Avati

Compro Oro sarà distribuito a Torino nella sala I fratelli Marx a partire dal 29 ottobre e, a seguire e su richiesta, negli altri cinema italiani o festival e rassegne interessati ad ospitarlo. Dai primi di novembre il documentario sarà scaricabile dalla piattaforma on demand www.ownair.it  e disponibile sul circuito MediaLibraryOnLine (www.medialibrary.it/home/home.aspx).
Maggiori informazioni sul sito: swingclubtorinofilm.it