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Wimbledon 2015, il trionfo di Djokovic su Federer

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Di Marco Stiletti

La delusione di Federer e la gioia per il terzo Wimbledon (il secondo consecutivo) conquistato da Djokovic: termina con queste bellissime immagini la 138esima edizione dei Championship. Per quello che dimostrato durante il torneo, Federer forse meritava la vittoria finale: nessun set concesso agli avversari fino alla semifinale contro Murray, solo in finale ha perso subito un set. Una grande delusione che deve essere diluita con il tempo, magari riprovandoci il prossimo anno, prima che avvenga il ritiro. L’ottavo Wimbledon potrà sempre essere conquistato, anche se bisogna vedere se lo svizzero avrà la stessa energia e concentrazione nell’arrivare in finale e vincerla.

Dietro la vittoria di Novak Djokovic c’è il mitico Boris Becker, che oggi ha festeggiato l’anniversario della prima vittoria a Wimbledon all’età di 17 anni. Da un ottimo tennista ad un altro, il serbo ormai aggiunge vittorie su vittorie. Dopo lo splendido successo 3-1 nella finale di Wimbledon contro Federer, Nole non solo riesce a rimanere in testa alla classifica Atp, ma legittima battendo ciò che, al momento, è più in forma di tutti, la sua dominante posizione.

Wimbledon però ha testimoniato anche che Murray hai i suoi alti e bassi: Nadal non sta bene e sembra essere scomparso dalle ultime fasi dei vari grandi tornei. Dietro i Fab four c’è Wrawrinka, che gioca un bel tennis, oltre ad alcuni giocatori che sono cresciuti in questi ultimi anni come Tsonga, Gasquet (giunto in semifinale contro Djokovic), Simon e Kevin Anderson (capace di portare al quinto set il numero 1 Atp).

Per quanto riguarda la parte femminile sembra non esserci storia. Serena è un carro armato e ora, dopo la splendida vittoria contro la spagnola Muguruza, punta all’e-plein, sempre se riuscirà a vincere l’ultimo grande slam della stagione: Us Open di New York. Crisi per Azarenka e Sharapova, crescita della Radwanska e scomparsa totale degli italiani, che non solo non sono in grado di vincere un torneo prestigioso, ma ormai hanno perso qualità di gioco. Se dopo quindici anni una spagnola è tornata in finale in uno Slam (non accadeva dai tempi di Conchita Martinez al Roland Garros): a Wimbledon l’ultima spagnola è stata Arantxa Sanchez nel 1996.