Al Teatro Parioli, sentimenti in scena con Luigi De Filippo

Apre con La vie en rose del Balletto di Milano (29 ottobre – 1 novembre) la nuova stagione del Teatro Parioli. A seguire il Cyrano de Bergerac secondo il Teatro de Gli Incamminati. Ma il programma è molto ricco per lo storico teatro romano nel cuore del quartiere Parioli, da quattro anni con la direzione artistica di Luigi De Filippo. Che ancora si chiede, in una lettera aperta agli spettatori, che cosa sia il teatro. E risponde: “E’ il racconto della lotta quotidiana che fa l’uomo per dare un senso alla propria esistenza. Questo mi è stato insegnato a suo tempo dai miei maestri che sono stati Eduardo, Peppino e Titina De Filippo, e questo concetto ho messo sempre in pratica nel mio lavoro, nella scelta delle commedie che ho inserito nel cartellone del Teatro Parioli. Il mio è un atto d’amore verso il Teatro di grande tradizione che riesce sempre a comunicare al pubblico belle emozioni. Noi De Filippo facciamo Teatro per combattere l’ignoranza e recuperare i sentimenti…” Il mio compito, spiega, “è quello di individuare strumenti che avvicinino pubblico di tutte le età alla cultura teatrale per tutto l’anno”. Con questo spirito, nella stagione che sta per cominciare “sul palcoscenico del Teatro Parioli si alterneranno il balletto, che da quest’anno avrà una rassegna dedicata alla danza contemporanea curata da Aurelio Gatti, l’operetta, tanto richiesta dal pubblico del mio Teatro, e le divertenti e interessanti commedie di Scarpetta, Pirandello, dei De Filippo ed anche grandi classici di ampio respiro internazionale di importanti autori quali Shakespeare, Miller, Beckett, ed altri”.  “Lello Arena, Isa Danieli, Sebastiano Somma, Edoardo Siravo, Franco Branciaroli, Ugo Pagliai, Anna Galiena, Enzo De Caro, Glauco Mauri e Roberto Sturno – sottolinea De Filippo – sono solo alcuni dei grandi nomi che occuperanno il cartellone”. Tre gli spettacoli con il direttore artistico in scena: Miseria e nobiltà di Eduardo Scarpetta, Il berretto a sonagli di Luigi Pirandello, nella versione di Eduardo De Filippo e La fortuna di nascere a Napoli, dello stesso Luigi De Filippo.

Info: www.teatropariolipeppinodefilippo.it