Home teatro IL CULT “GREASE” SUL PALCO DEL SISTINA ED È SUBITO ANNI ’50

IL CULT “GREASE” SUL PALCO DEL SISTINA ED È SUBITO ANNI ’50

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Al via la stagione del Sistina con Grease, il musical di culto che torna nella sua versione italiana targata La compagnia della Rancia,  in scena fino al 29 di Ottobre.

La serata della prima si apre con un flash-mob animato da giovanissime e bravissime cheer leaders e con l’arrivo del cast a bordo di un’ auto d’epoca rosa. Tra le poltrone del teatro si respira un’aria frizzantina, sono in molti a omaggiare lo spettacolo con ciuffi vintage, giacche di pelle e bandane colorate tra i capelli. Presenti in sala anche diverse celebrità tra cui Paolo Conticini, Sergio Muniz, Massimo Lopez, il Maestro Mazza e Michele Carfora, Antonella Elia e Jill Cooper, Michele La Ginestra e Giulia Luzi.

Lo spettacolo del ’71 (portato sul grande schermo con il famosissimo film campione di incassi a livello mondiale nel 1978 con John Travolta e Olivia Newton John)  arriva sul palco dello storico teatro capitolino per la sua ventesima edizione diretto da Saverio Marconi e interpretato da Lucia Blanco (che da prova della grande esperienza pregressa) nei panni di Sandy e dalla web star Guglielmo Scilla meglio conosciuto dal pubblico di youtube come Willwoosh che interpreta brillantemente il mitico Danny Zuko. Il cast è inoltre arricchito dalla presenza di interpreti di livello tra cui Nick Casciaro (che avevamo già visto su Italia’s got talent e Amici) nel ruolo di Vince Fontaine e Teen Angel, cui è dedicato il nuovo brano “Ho bisogno di un angelo” (“All I Need Is An Angel”), scritto da Tom Kitt and Brian Yorker per Grease Live! e per la prima volta al mondo inserito in una versione teatrale su gentile concessione di Warner Chappell, con la traduzione di Franco Travaglio. In scena anche Eleonora Lombardo (Rizzo), Riccardo Sinisi (Kenickie) e Ilaria Amaldi che aveva interpretato Marty nel ’97 e che ora ritroviamo nelle vesti di Miss Lynch.

La messa in scena risulta piacevole e la buona risposta del pubblico lo conferma: le canzoni, tutte eseguite dal vivo, scaldano la platea e trasportano magicamente gli spettatori nella mitica Rydell High School per scatenarsi ancora una volta al suono delle melodie che tutti, almeno una volta, abbiamo canticchiato con spensieratezza.

Nota positiva anche per le coreografie (curate da Gillian Bruce e da Mauro Simone) e la scenografia disegnata da Gabriele Moreschi.