Omofobia. Mobbing psicologico. Discriminazione.
Ecco i temi scottanti affrontati senza giri di parole in “Still life” del duo ricci/forte, in cartellone al Teatro India da martedì 12 a giovedì 14 maggio 2015.
Il punto di forza di questo, come di molti loro spettacoli, è sicuramente la parte visiva: un allestimento ed un uso composito degli oggetti capace di generare la curiosità e l’attenzione degli spettatori. E mi riferisco, ad esempio, alla scena della macellazione di veri e propri cuori o al plotone di lumini funebri che campeggia acceso sul fondo del palcoscenico dall’inizio alla fine della pièce.
Il messaggio di protesta e la precisa volontà degli autori di mettere prepotentemente il pubblico di fronte allo scandalo omofobico si palesa in momenti come quello in cui gli attori invadono la platea per sorprendere gli spettatori con un reale bacio sulle labbra. Naturalmente le femmine baciano le femmine, i maschi baciano i maschi.
Ancora, significativa vuol essere la scena in cui uno degli attori si presenta come un nuovo San Sebastiano che si offre nudo ai colpi e ai pestaggi di pesanti scarponi intinti di fango. Qui si fa strada la tragedia dei molti ragazzini suicidatisi per bullismo, magari omofobico, come quella di un adolescente romano al quale il lavoro della compagnia vuole rendere omaggio.
Ma se il lavoro si rivela visivamente ancora una volta pregnante lascia tuttavia in bocca una scarsità di contenuti.
E viene da chiedersi: davvero la pirotecnica messa in scena di temi a volte più di moda che d’attualità è sufficiente a far riflettere profondamente uno spettatore?
L’importante, di certo, è tornare a casa con delle domande ma quando l’indignazione è tanta, come quella che traborda da questa performance, si ha anche il compito, teatranti e spettatori, di affiancare alle domande e alle proteste che sorgono spontanee delle proposte di pensiero pratico.
Questa prima pièce, certamente spettacolare, della triade “furiosa” creata ad hoc per un focus su ricci/forte all’interno della programmazione del Teatro di Roma, aspetta di essere completata dai prossimi “Macadamia nut brittle” e “Imitationofdeath”.