Roma si tinge di giallo per Riccardo, protagonista di una storia avvincente, dove nessun elemento sembra coincidere con la propria metà e tutto è “L’esatto contrario” di tutto. Giallorosso purosangue, lui che di Sherlock Holmes ha forse solo un bieco ricordo di qualche lontana lettura, decide di mettersi alla ricerca di una verità che riaffiora improvvisamente dal suo passato, ma lo fa in modo maldestro e spesso senza alcun risultato. Un investigatore improvvisato viene fuori dalla penna di un autore che di mestiere in realtà fa l’editore: Giulio Perrone, che pubblica con Rizzoli questa sua opera prima. Senz’altro una prova di coraggio, che si riflette anche nella stessa scelta della forma data al romanzo, probabilmente funzionale alla storia.
La vita di Riccardo prosegue nella sua routine quotidiana quando d’un tratto succede l’impensabile: la Roma non vince lo scudetto, la ragazza lo lascia e il sogno di diventare un grande giornalista va pian piano sfumando nel nulla. Per riprendersi decide di cambiar vita, dividendo l’appartamento con due nuove coinquilini e, per ingannare il tempo, si mette a scrivere recensioni di gialli. Poi, ecco il passato che riemerge … l’amore ai tempi dell’università: un nome, Giulia Corsi, morta 10 anni fa per cause mai sino ad ora chiarite e quel diario, da cui Riccardo apprende frammenti di una verità troppo scomoda da accettare. Per lo meno senza prima aver fatto le dovute verifiche. Spinto da una forte carica emozionale, inizia a cercare di porre fine ai tanti dubbi che lo tormentano, anche se finisce spesso per fare sempre “l’esatto contrario” di ciò che andrebbe fatto. Da qui il senso di inadeguatezza del personaggio – tratto che ispira la simpatia del lettore – anche rispetto a tutto ciò che lo circonda: Riccardo non ha le doti di un buon investigatore, tuttavia, proprio la sua mancanza di preparazione gli permette di essere scevro da qualsiasi forma di condizionamento e di cercare la verità con in mente solo il ricordo di una ragazza che, in fondo, non aveva mai smesso di amare.