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E’ il momento di l’Hackaton Copernicus

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È l’Acqua il tema di approfondimento a cui è dedicato l’Hackaton Copernicus, appuntamento di portata internazionale che si svolgerà per la prima volta a Bari, unica città del sud Italia per il 2019. 

Tre giorni di studio per discutere e ragionare sull’elemento, visto ormai come il “nuovo petrolio”, e riuscire a trovare alcune soluzioni ai tanti problemi connessi: dalla qualità dell’acqua del mare al monitoraggio delle risorse per evitare la desertificazione, dal suo uso consapevole e sostenibile alla capacità di gestione nell’irrigazione nell’agricoltura.  

Nelle tre giornate si lavorerà sugli OpenData e si impareranno a conoscere e usare tutti i servizi di Copernicus, il programma finanziato e coordinato dalla Commissione europea, necessari per dare risposte a tutte le esigenze. Non si tratta tuttavia solo di un momento di formazione: l’importanza di partecipare a tale appuntamento risiede anche nell’opportunità di scoprire e creare nuove opportunità di business, con l’invenzione di programmi e applicazioni innovative, da utilizzare nei diversi ambiti.

Un aiuto in più: in vista dell’appuntamento di ottobre, per permettere ai partecipanti di non arrivare impreparati e iniziare a ragionare su cosa poter sviluppare, gli organizzatori hanno redatto un calendario di webinar e di info-day, durante i quali vengono fornite le basi tecnico teoriche per poter lavorare. Cinque in tutto le città in cui sarà possibile iscriversi e partecipare: si cominicia da Palermo, il 24 settembre, per proseguire a Milano, il 25 settembre; a Bologna, il 26 settembre; a Bari, il 1° ottobre. Ultimo appuntamento a Roma il 2 ottobre. (Per avere tutte le informazioni necessarie consultare il sito: https://hackcopernicus.planetek.it/training/.)

Le porte dell’Hackaton Copernicus sono aperte per sviluppatori, grafici, designer di interfacce web e di app per smartphone, ma anche a giovani innovatori e giornalisti appassionati di analisi dei dati. La partecipazione all’evento è gratuita e i vincitori dell’hackathon riceveranno 2mila euro e la garanzia dell’accesso al Copernicus Accelerator, il programma di coaching che per un anno accompagna le start-up innovative che vogliono fare business con i dati e servizi di Copernicus.

L’acqua è sia una risorsa da preservare, ma ha rilevanza anche dal punto di vista economico, sociale e ambientale. Partendo da queste riflessioni i partecipanti potranno ipotizzare diverse azioni, in linea gli obiettivi dell’Hackathon, incluse lo sviluppo di prototipi di applicazioni mobile dei Copernicus data e dei servizi per l’uso commerciale; o la creazione di strumenti che semplifichino l’accesso ai Copernicus data, alla loro analisi e all’interpretazione. Se questo non bastasse c’è anche una sfida per partecipanti lanciata dal CHIEAM – Istituto Agronomico Mediterraneo di Bari: «L’istituto ha bisogno di uno strumento per la gestione dell’irrigazione che utilizzando le tecniche di Osservazione della Terra da satellite, sia in grado di supportare gli agricoltori nella pianificazione irrigua, suggerendo loro quando irrigare e quanta acqua dare» ha affermato la referente Daniela D’Agostino, invitando chi parteciperà all’Hackathon Copernicus a trovare la risposta adeguata a questa richiesta specifica.

Copernicus, per chi non ne avesse mai sentito parlare, è un programma che raccoglie immagini satellitari da diverse fonti, compresi sensori in-situ, le elabora e le ridistribuisce come informazioni affidabili e sempre aggiornate, per la stragrande maggioranza come OpenData gratuiti. Sono sei le aree tematiche al centro delle rilevazioni effettuate: terra, mare, atmosfera, cambiamento climatico, gestione delle emergenze e sicurezza. Ed è proprio su una di queste aree che si svilupperà il lavoro durante le tre giornate baresi.

I principali obiettivi dell’Hackathon Copernicus – Bari 2019 sono: aumentare la consapevolezza delle opportunità offerte dal Copernicus data e servizi; formare i potenziali utenti su come accedere e usarli; aumentare il numero degli utenti; stimolare la generazione di nuove idee di business basate sui dati di Copernicus; incoraggiare la creazione di start up e nuove forme di business, favorendo la cooperazione tra diversi soggetti, che abbiano talenti, conoscenze e professionalità differenti.

Non ultimo celebrare i 25 anni dalla fondazione di Planetek Italia che ha deciso di organizzare questo evento e di proporlo all’interno di Sprint, il programma pugliese di formazione, sviluppo, progettazione, recruiting e networking sviluppato da The Hub Bari srl, con il patrocinio di Università degli Studi di Bari, Politecnico di Bari, Comune di Bari, Camera di Commercio di Bari e Ministero dello Sviluppo Economico, e il sostegno di Megamark, Programma Sviluppo – Istituto Tecnico Superiore per Logistica e naturalmente Planetek Italia.

«Planetek Italia è entrata da quest’anno tra i nostri partner per lo sviluppo del programma Sprint 2019. Lo ha fatto non solo sostenendo tutto il programma ma decidendo anche di organizzare con noi l’Hackathon Copernicus, che è uno degli eventi più importanti di questo 2019 – commenta Diego Antonacci, Sprint Lab e Impact Hub Bari -. In un momento storico in cui si sente sempre più parlare di innovazione, formazione del digitale, open data, spazio e di aerospazio, che sono settori in cui la Puglia sta portando avanti un intenso lavoro di accelerazione, organizzare un evento come questo in collaborazione di un’azienda di rilevanza nazionale come Planetek Italia è per noi una sfida e uno stimolo a fare sempre meglio e sempre di più. Portare a Bari e ad Impact Hub giovani appassionati e innovatori da tutta Italia e dall’Europa, far conoscere loro le nostre realtà e il tessuto imprenditoriale e di cervelli che la nostra regione ha da offrire al mondo è già di per sé una vittoria. Sapere che poi, al termine dei tre giorni, ci sarà chi potrà proseguire nel suo percorso imprenditoriale con un anno di coaching ci rende ancora più orgogliosi. Per questo ci auguriamo la partecipazione del maggior numero di ragazzi e giovani innovatori del nostro territorio».