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“E’ tutta ‘na commedia”. Una mostra per raccontare la storia del teatro e del dialetto giudaico romanesco

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Raccontare la storia del teatro romano: la sua profondità, la sua bellezza. La mostra è l’occasione per il pubblico romano, e non solo, di riscoperta del teatro dialettale della capitale, delle sue trasformazioni e inclusioni di idiomi e modi di dire che hanno nutrito uno dei dialetti più efficaci nella tradizione scenica italiana. La testimonianza di una cultura straordinaria, che rischia di scomparire, viene proposta grazie alla passione di Renato Merlino, attore che negli anni ha raccolto fotografie, locandine, copioni e oggetti legati a questa tradizione.
Nelle cinque sale di Casa dei Teatri, la mostra si articola in tre sezioni che raccontano con immagini e oggetti la storia del teatro dialettale dal 1950 al 1990, della Compagnia Stabile del Teatro di Roma fondata da Checco Durante e diretta poi da Enzo Liberti, fino ad Emanuele Magnoni.
L’Appendice illustra un aspetto poco noto al grande pubblico della produzione culturale di Roma, quello rappresentato dalla letteratura e dal teatro in giudaico- romanesco, con gli spettacoli che negli ultimi decenni hanno fatto rivivere il giudaico-romanesco sulla scena.
Il grande protagonista è un luogo fisico, il Teatro Rossini, dove la Compagnia di Checco Durante si è esibita dal 1950 con lo scopo di far divertire i romani. Checco Durante si collocava lontano dalle tematiche “alte”, era interessato alla riflessione sagace sulla vita con ironia, disincanto e poesia. Oltre agli spettacoli, il Teatro Rossini ha ospitato anche premiazioni, serate goliardiche, intrattenimento musicale e tanto altro.
Accanto ai pannelli esplicativi con foto e ricordi, sono in mostra manifesti originali e locandine insieme a vere curiosità rappresentate dagli oggetti appartenuti a Checco Durante. Sono proposti materiali video anche con brani in giudaico-romanesco.
Nel 2009 la raccolta di Renato Merlino è stata dichiarata di interesse storico dalla Soprintendenza archivistica per il Lazio e, grazie ad un finanziamento statale, si è proceduto alla catalogazione dei materiali e alla stesura di un inventario.
La mostra vuole stimolare la riflessione sulla vitalità di questa tradizione linguistica culturale di grande respiro popolare e sul suo potenziale espressivo nella scena contemporanea.
Casa dei Teatri
dal 10 aprile al 14 giugno 2015