La sua voce roca se ne è andata all’improvviso, nell’aprile di undici anni fa. Inutile ricordare come. I familiari hanno sempre negato l’ipotesi del suicidio, e in fondo non è importante. È invece importante quanto Gabriella Ferri sia ancora amata per la sua dolente grandezza espressiva. Fosse stata portoghese sarebbe stata acclamata regina del fado, alla Amalia Rodriguez. Ma era nata a Roma. Figlia della Testaccio popolare, verace, che a Ferragosto gli dedica un omaggio sentito a Campo Boario, con una serata ingresso gratuito nel quadro dell’Eutropia Festival. Il luogo giusto e il modo giusto per ricordare l’interprete che ha saputo reinventare la canzone popolare romanesca diffondendola nel mondo con una grazia e una profondità difficilmente eguagliabili. Voleva diventare indossatrice la figlia dell’ambulante Vittorio, che invece le ha trasmesso l’amore per il canto in dialetto. Le prime esibizioni in coppia con la figlia del regista di Riso amaro, Luisa De Santis. Poi Milano, scoperta all’Intra’s Club, e infine Roma, al grande Bagaglino dell’epoca, con Enrico Montesano. La voce del Bagaglino, era Gabriella, che fa qualche puntata anche al Folk Studio e al Piper, fallisce un Sanremo, ma in realtà resta una grande protagonista grazie alla televisione e alla canzone romanesca moderna. Le sue interpretazioni, tra le tante, del Barcarolo romano e de Le Mantellate restano insuperate, come le felici incursioni nella canzone napoletana. Bella, Gabriella! è stata intitolata la serata di Ferragosto al Campo Boario. Bella, Gabriella! & Poeti der Trullo, per la precisione. Un modo romano di trascorrete una giornata di festa universale, ma a Roma tutta particolare.
Info: www.eutropiafestival.it