Un Festival per nuove scritture, nuove storie
L’Accademia di Francia a Roma – Villa Medici ha sempre avuto l’ambizione di incoraggiare e promuovere la vitalità della creazine contemporanea. oggi ha il piacere di annunciare la prima edizione del Festival di Film di Ville Medici. Da mercoledì 15 a domenica 19 settembre 2021, Villa Medici si doterà di tre grandi schermi e programmerà più di 30 proiezioni per offrire al pubblico unesperienza immersiva, rinnovando il dialogo tra cinema e arte contemporanea.
In attesa di svelare a fine agosto la selezione dei 15 film in competizione e la programmazione completa, Villa Medici presenta la sua giuria internazionale.
|
Festival di Film di Villa Medici – la giuria 2021
Per la sua prima edizione, il Festival di Film di Villa Medici sarà accompagnato da una prestigiosa giuria, composta da tre personalità del cinema e delle arti visive: Teresa Castro, Mati Diop e Béla Tarr.
Teresa Castro è docente di cinema e studi audiovisivi all’Università Sorbonne Nouvelle – Paris 3. Formatasi in storia dell’arte a Lisbona e Londra, è stata ricercatrice post-dottorato al Musée du Quai Branly (Parigi) e al Max Planck Institute for the History of Science (Berlino). Ha pubblicato in particolare La Pensée cartographique des images. Cinéma et culture visuelle (Aléas, 2011). Le sue recenti ricerche si concentrano sui legami tra cinema e animismo, sull’eco-critica e le forme di vita vegetale nella cultura visiva. In questo contesto, ha pubblicato “The Mediated Plant” (E-flux, 2019), ha co-curato l’opera collettiva Puissance du végétal et cinéma animiste. La vitalité révélée par la technique (Dijon, Presses du réel, 2020), ha partecipato alla mostra Plant Revolution! (CIAJG, Guimarães, 2019) e ha curato il sito Segredos da Natureza / Secrets of Nature (Culturgest, Lisbona, 2021). Teresa Castro fa parte del collettivo La vie à l’œuvre e del comitato consultivo del seminario internazionale Doc’s Kingdom. Parallelamente alle attività accademiche, conduce un lavoro di critica e di programmatrice.
Mati Diop è una regista, sceneggiatrice e attrice. Formatasi a Le Fresnoy (Studio Nazionale delle Arti Contemporanee, Tourcoing, Francia), ha iniziato lavorando per il teatro (creazione sonora e visiva). Ha diretto diversi medio e cortometraggi, Atlantiques (2009), Snow Canon (2011), Big in Vietnam (2012), e Mille soleils (2013) – Grand Prix al FIDMarseille nel 2013. Il suo primo lungometraggio, Atlantique (2019) ha vinto il Grand Prix al Festival di Cannes e rappresenta il Senegal agli Oscar del 2020. Come attrice, interpreta il personaggio femminile principale in 35 rhum (2008) di Claire Denis, presentato fuori concorso alla Mostra Internazionale d’Arte Cinematografica di Venezia. Ha inoltre recitato in film così diversi come Hermia y Helena (2015) di Matias Piñeiro, Fort Buchanan (2014) di Benjamin Crotty (regista ex borsista di Villa Medici) e Simon Killer (2012) di Antonio Campos. Nel 2021, Mati Diop è membro della giuria del Festival di Cannes presieduta da Spike Lee.
Béla Tarr ha iniziato la sua carriera all’età di sedici anni come regista amatoriale. Ha poi lavorato al Balázs Béla Stúdió in Ungheria, un importante laboratorio di cinema sperimentale dove ha debuttato come regista. Béla Tarr ha studiato all’Università di arte drammatica e cinema di Budapest (1977-1981) prima di co-fondare la Társulás Filmstúdió, in attività fino al 1985, e di lavorare in seguito come regista indipendente. Nel 2003 ha fondato TT Filmműhely, un laboratorio di cinema indipendente che ha diretto fino al 2011, per poi fondare la scuola internazionale di cinema Film Factory a Sarajevo nel 2012. Béla Tarr è membro dell’Accademia Europea del Cinema dal 1997, presidente dell’Associazione dei registi ungheresi e membro dell’Accademia Széchenyi di Lettere e Arti. La sua filmografia comprende Family Nest / Családi tüzfészek (1977), Macbeth (1982), Damnation / Kárhozat (1988), The Man from London / A londoni férfi (2007) e The Turin Horse / A torinói ló (2011). Dalla sua decisione di ritirarsi dal cinema, ha intrapreso un nuovo percorso artistico presentando, fra le altre, l’acclamata mostra Till the End of the World, all’Eye Filmmuseum di Amsterdam nel 2017.
a ricca programmazione parallela
Il Festival si articolerà in tre sezioni: la Competizione internazionale, il Piazzale e i Focus.
La competizione internazionale metterà in evidenza una quindicina di lavori di ogni durata e genere (documentario, fiction, saggio) realizzati nel 2020 o 2021 da artisti e registi che propongono un gesto cinematografico che rappresenta una visione del mondo personale, attenta e vivace.
Questa selezione è compiuta da un comitato composto da Olivia Cooper-Hadjian, Lili Hinstin, Hou Hanru e Evelyne Jouanno, spinti dal desiderio di mostrare una pluralità di scritture cinematografiche contemporanee. Saranno assegnati due premi: il Premio Villa Medici per il miglior film e il Premio della Giuria. Questi premi, in denaro, offriranno anche ai due cineasti vincitori l’opportunità di trascorrere una residenza di scrittura a Villa Medici.
Parallelamente alla competizione ufficiale di film che saranno proiettati durante il giorno, ogni sera gli spettatori del festival si riuniranno intorno al Piazzale di Villa Medici per una programmazione di film recenti rivolta ad ogni tipo di pubblico per proiezioni uniche sotto le stelle.
La sezione Focus presenterà film fuori concorso e spettacoli di spicco che invitano il pubblico a esplorare generi cinematografici unici. Sarà l’occasione per condividere momenti speciali con i membri della giuria: Béla Tarr parteciperà a una masterclass, condotta dalla giornalista Cristina Piccino. Teresa Castro riunirà tre film rari di due registe sudamericane: le opere di Cecilia Vicuña, (What is Poetry to You?, 1980) e di Beatriz Santiago Muñoz (La Cueva Negra, 2012 e Black Beach / Horse Camp / The Dead / Forces, 2016) saranno messe in dialogo per il loro impegno eco-femminista che si manifesta cinematograficamente nella volontà di spostare l’attenzione, di prendersi cura dei luoghi feriti e delle storie spezzate.
L’artista visivo francese Alexis Guillier presenterà una performance intitolata La réalité éclatée / A many splattered thing prodotta a Villa Medici. Questa performance, dedicata agli incidenti di riprese nella storia del cinema, racconterà la storia di una serie di incidenti, in particolare del cinema italiano, ed esplorerà il paradosso che esprimono: ingrediente fondante ed essenziale dell’illusione cinematografica, l’incidente nel cinema è anche l’ospite indesiderato di una realtà messa in scena che cerchiamo di controllare.
La sezione Focus presenterà inoltre due film di artisti che saranno borsisti a Villa Medici a partire da settembre 2021, Aude Fourel e Evangelía Kranióti. Pourquoi la mer rit-elle? (2019) della regista Aude Fourel si interroga, in dialogo con il cortometraggio Ya Rayi (2017) di Katia Kameli, sul ruolo delle canzoni algerine nella trasmissione orale delle rivendicazioni intime, sociali e politiche. Exotica, Erotica, Etc. (2015) dell’artista e regista Evangelía Kranióti, accanto al film di Suzanne Husky, Sur la prolifération des sirènes en temps de naufrage (2017) offre narrazioni complementari sulle mitologie marittime contemporanee, fra odissea erotica e commercio globalizzato.
Tavole rotonde e dibattiti andranno a completare questi itinerari esplorativi affinché questa prima edizione del Festival di Film di Villa Medici si possa svolgere in uno spirito di incontro, apertura e convivialità.
In partenariato con: ROMAEUROPA FESTIVAL, MAXXI – MUSEO NAZIONALE DELLE ARTI DEL XXI SECOLO
|