“Fighting food crime, enforcing food safety”: questo il titolo dell’evento, organizzato dal Ministero della salute insieme al Ministero delle politiche agricole, alimentari e forestali e il Comando Generale dell’Arma dei Carabinieri, in programma per il 9 e 10 luglio all’Auditorium del Padiglione Italia Expo Milano 2015. Le iniziative che mirano alla tutela della salute dei cittadini nel campo della sicurezza alimentare richiedono una costante e fattiva collaborazione tra tutti coloro che si occupano di produzione, trasformazione, distribuzione e somministrazione del cibo, ma soprattutto delle pubbliche amministrazioni che intervengono nel monitoraggio e vigilanza di questo settore. L’Italia ha una grande tradizione agroalimentare e culinaria, e la salvaguardia di questo patrimonio costituisce una garanzia del benessere dei cittadini, ma anche una tutela del primato alimentare universalmente riconosciuto.
Il Ministero della Salute svolge un ruolo di indirizzo e coordinamento verso gli organi del Servizio Sanitario Nazionale, quotidianamente impegnati nello svolgimento delle molteplici attività finalizzate alla sicurezza degli alimenti. Tra gli aspetti che ricevono costante attenzione c’è quello delle frodi nel settore alimentare. Il problema interessa sotto il profilo merceologico, economico, commerciale e giuridico: si tratta infatti di un tipo di reato non espressamente identificato nel nostro ordinamento, ma perseguibile in quanto ricade in altre fattispecie penali. Rilevante anche l’aspetto che coinvolge i rischi per la salute del cittadino.
Il modello di sicurezza alimentare italiano e la rete che ne permette l’operatività si sta arricchendo in questi ultimi mesi di un nuovo capitolo, proprio relativo al contrasto delle frodi, alla luce dell’interesse che anche la Commissione Europea sta mostrando per l’argomento. L’Italia è in prima linea in questo campo e partecipa attivamente alla costruzione della rete che affiancherà quella degli organi di polizia.
I dati 2014 danno idea della solidità e capillarità del sistema per la sicurezza alimentare italiano. Le Aziende Sanitarie Locali, attraverso i competenti servizi veterinari e di igiene e sicurezza degli alimenti e nutrizione, hanno effettuato 171.327 ispezioni e 8.051 audit sugli stabilimenti per gli alimenti di origine animale (rilevando 16.946 non conformità, relative a condizioni strutturali ed attrezzature) e hanno controllato 287.823 unità operative di imprese alimentari (rilevando 50.720 irregolarità, soprattutto nell’ambito della ristorazione, seguito da produttori e confezionatori che vendono prevalentemente al dettaglio). Sono stati analizzati dai laboratori ufficiali 110.757 campioni, dei quali 2.008 sono risultati non conformi. Per le infrazioni riscontrare sono state adottate da parte delle ASL 66.628 provvedimenti amministrativi e comunicate all’Autorità giudiziaria 1.115 notizie di reato.