Scenografie e costumi d’epoca ispirati alla moda innovativa dell’imperatrice Eugenia
Quando la rievocazione storica mette insieme la divulgazione culturale e la mondanità dell’Ottocento il successo è garantito: più di cento ospiti hanno partecipato al “Gran Ballo di Primavera” organizzato dalla Compagnia Nazionale di Danza Storica diretta da Nino Graziano Luca. La “Gran Sala Borromini” del Donna Camilla Savelli Hotel a Roma ha ospitato, lo scorso sabato 2 aprile, i danzatori giunti da tutte le parti d’Italia. «Abbiamo scelto per l’occasione un edificio della metà del seicento, realizzato da Francesco Borromini, uno dei principali esponenti dell’architettura barocca – ha commentato Nino Graziano Luca – si tratta di un edificio con un chiostro straordinario che possiede anche una chiesa al suo interno; fu infatti un convento».
Il tema che ha ispirato l’evento in questa location d’eccezione, è altrettanto prestigioso: «Ho dedicato quest’evento alla figura dell’imperatrice Eugenia de Montijo, moglie di Napoleone III, e personaggio che influenzò la moda aristocratica dell’epoca – ha continuato il direttore della Compagnia – quando nel 1855 lei iniziò ad indossare le crinoline, tutta l’Europa femminile seguì il suo esempio, poi quando alla fine degli anni sessanta le abbandonò, su consiglio del suo stilista Charles Worth, le donne la imitarono nuovamente. Nel 1864 Worth divenne lo stilista ufficiale degli abiti da sera e di rappresentanza dell’imperatrice. Fu in quel periodo – ha raccontato ancora – che cominciò a delinearsi il concetto di haute couture. La prima creazione per Eugenia fu davvero innovativa: Worth creò un abito il cui orlo si fermava alla caviglia ed era costituito da una sottoveste corta e una sopravveste drappeggiata, suscitando malumori tra i moralisti del tempo».
Come sottolinea Nino Graziano Luca, l’aristocratica eleganza di Eugenia è ben documentata in tanti dipinti, realizzati soprattutto dal suo ritrattista personale Franz Winterhalter. In questa edizione del Gran Ballo di Primavera le danzatrici in costume d’epoca hanno preso ispirazione dal ritratto che raffigura l’imperatrice insieme alle sue dame d’onore in un contesto bucolico idealizzato, e dove è particolarmente accentuata l’attenzione verso le acconciature e gli elegantissimi abiti da ballo.