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La mostra Acqua, Islam e arte al Sharjah Museum of Islamic Civilization

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La mostra “Goccia a goccia dal cielo cade la vita. Acqua, Islam e Arte”, organizzata al MAO nel 2019, approda nell’Emirato di Sharjah, dove sarà presentata dal 9 giugno all’11 dicembre 2021 al Sharjah Museum of Islamic Civilization.

 

Nell’ambito dei forti legami bilateriali tra gli Emirati Arabi Uniti e l’Italia, la Fondazione Torino Musei ha avviato una stretta collaborazione con la Sharjah Museums Authority per proporre la mostra in una versione rinnovata.

 

Attraverso l’esposizione di oltre 120 opere provenienti da prestigiose collezioni pubbliche e private italiane, con contributi importanti dal MAO, da Palazzo Madama, dalla GAM e dalle collezioni permanenti del Sharjah Museum of Islamic Civilization, la mostra illustra  lo sviluppo storico dei tanti ruoli ricoperti dall’acqua e l’incarnazione dei suoi significati nell’arte e nei manufatti islamici, per sciogliersi in una narrazione attraverso immagini, reperti, libri e miniature: tecnologia, vita quotidiana e arte, che per secoli si sono rispecchiate nelle tante diverse fruizioni dell’acqua.

 

Siamo lieti di collaborare con la Fondazione Torino Musei, che offre al nostro pubblico l’opportunità di scoprire gli aspetti sfaccettati dell’Islam evidenziandone anche i meriti artistici” ha dichiarato Manal Ataya, Direttore Generale della Sharjah Museums Authority.

 

Con questa mostra, che attinge anche al cospicuo e importante patrimonio di arte islamica presente nelle collezioni pubbliche e private italiane, la Fondazione Torino Musei rafforza il legame con le istituzioni culturali dell’Emirato di Sharjah, promuovendo una stimolante attività di scambio e di collaborazioni tra musei a livello internazionale” ha affermato Maurizio Cibrario, Presidente della Fondazione Torino Musei.

 

Ripercorrendo quanto realizzato al MAO, la mostra presenta quattro distinte sezioni: “I doni dell’acqua e l’Islam”, “L’acqua e la vita quotidiana”, “L’hammam” e “I giardini”, con una ricca varietà di opere: manoscritti, lavori in metallo, ceramica, vetro, tessuti e tappeti, per illustrare la ricchezza dell’arte islamica anche in riferimento a questo peculiare argomento.

 

Tra gli oggetti esposti, il pubblico potrà ammirare un grande bacino circolare del Museo e Real Bosco di Capodimonte, con iscrizioni che glorificano le vittorie del Sultano Al Malik Al Nasir Muhammad Ibn Qalawun e un piatto turco da Iznik con una raffinata decorazione “corno d’oro” dal Museo del Bargello di Firenze. 

Nella sezione della mostra dedicata ai giardini, sarà presentato uno splendido esempio di fontana d’acqua proveniente da Ghazni in Afghanistan, scolpita in marmo con decorazioni geometriche e arabeschi.

 

Siamo lieti di presentare quella che forse è la più grande mostra mai realizzata su questo tema con la sua moltitudine di significati per offrire un’interpretazione specifica su un elemento universale come l’acqua che accomuna tutte le culture, tradizioni e civiltà“, ha detto Giovanni Curatola, professore dell’Università di Udine e curatore della mostra al Museo della Civiltà Islamica di Sharjah.

 

Accompagna l’esposizione un ricco catalogo pubblicato in tre lingue con saggi di approfondimento e oltre 120 illustrazioni a colori, la cui realizzazione è resa possibile grazie al generoso supporto dell’Istituto Italiano di Cultura di Abu Dhabi. 

 

In occasione della mostra, il 12 giugno si terrà un seminario interdisciplinare, promosso e organizzato dall’Istituto Italiano di Cultura – Ambasciata d’Italia negli Emirati Arabi Uniti, ad Abu Dhabi, e dedicato al tema dell’acqua tra arte e scienza. Il convegno vedrà la partecipazione di Giovanni Curatola, professore all’Università di Udine e curatore della mostra, di Alberto Tiraferri, professore al Politecnico di Torino e responsabile del Clean Water Center, e di Tarek Merabtene, professore all’Università di Sharjah.