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Le nuove sfide di Ternifestival alla boa del decennio

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Compie dieci anni e festeggia un giro di boa il Ternifestival- Festival internazionale della creazione contemporanea, che prende il via il 18 settembre (fino al 27), nel Centro per le Arti Opificio Siri nella città umbra. Festeggia – sottolinea l’organizzazione in una nota – “con nuove sfide: anzi che compiacersi con torta e candeline si conferma come a safe place for unsafe ideas, un approdo sicuro per nuovi interrogativi”. “Questa edizione speciale raccoglie e stimola infatti nuove riflessioni sui cambiamenti che abbiamo registrato in questi dieci anni, ampliando lo sguardo dall’universo festival a uno scenario più vasto abbracciando nuove tendenze estetiche e processi di produzione, nuove chiavi di lettura di un decennio che ha rivoluzionato le definizioni di creazione, comunità, condivisione”. Ternifestival, con la direzione artistica di Linda Di Pietro, nasce in profonda connessione con il suo territorio e la sua comunità come occasione di sviluppo territoriale e allo stesso tempo si è configurato negli anni come punto di riferimento per gli artisti italiani e internazionali, una convergenza speciale, 11 giorni a metà settembre, in cui artisti affermati e nuove generazioni potessero incontrarsi in un tempo condiviso, dando vita a nuove connessioni capaci di nutrire la propria creatività, ridurre il senso di isolamento e garantire una visibilità protetta che non sconfinasse nella semplice esposizione del sistema mercato. L’edizione 2015 propone percorsi che si intrecciano come costellazioni di senso: nuove drammaturgie, frammenti, storie e ricomposizioni possibili. All’interno di questo percorso s’incontra la tagliente vena contemporanea di due formazioni internazionali per la prima volta in Italia: gli spagnoli El Conde de Torrefiel e l’anglo-svizzero Phil Hayes, in scena con Maria Jerez e Thomas Kaserbach.  Accanto a loro in questo percorso nella scrittura contemporanea due produzioni italiane: la rivoluzione di Be Normal! del Teatro Sotterraneo e il paradosso contemporaneo di Thyssen, con la regia di Marco Plini di e con Carolina Balucani, che rilegge l’attualità con le parole del futuro. Novità di questa decima edizione è inoltre che il Teatro Stabile dell’Umbria diviene titolare del Ternifestival, le due realtà, fra cui è da sempre viva una collaborazione, oggi divengono un’unica entità permettendo di integrare e arricchire ancor meglio le due anime del teatro umbro quella più consolidata e quella più giovane e sperimentale. In questa edizione, Ternifestival ospita una sessione di lavoro del progetto europeo finanziato dal programma Creative Europe dal titolo N.O.W. New Open Processes for the Performing Arts: un progetto in cui 7 partner da Belgio, Francia, Islanda, Italia, Spagna e Ungheria intraprendono un percorso sperimentale e di ricerca finalizzato a elaborare nuovi strumenti di creazione, produzione e documentazione per rispondere alle urgenze del presente. Terni, anche grazie al festival, è stata inserita nella shortlist delle 10 candidate a Capitale Italiana della Cultura 2016/2017.

Info: www.ternifestival.it

www.teatrostabile.umbria.it