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Naomi Berrill ai Giardini della Filarmonica. La violoncellista e cantautrice irlandese, venerdì 25 giugno presenta il suo ultimo album Suite Dreams

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È un gradito ritorno quello di Naomi Berrill ai Giardini della Filarmonica il festival estivo dell’Accademia Filarmonica Romana quest’anno dal titolo “musica da amare”, che l’attende venerdì 25 giugno (ore 21.30). Il concerto è realizzato in collaborazione con l’Ambasciata d’Irlanda.

 

Artista poliedrica, “artigiana della musica”, irlandese di Galway, dove è nata nel 1981 da genitori musicisti, ha affiancato allo studio del violoncello quello di altri strumenti, con percorsi nella musica elettroacustica, jazz e folk, traendo ispirazione anche dalla pittura, dalla natura, dalla poesia, dal teatro e dalla danza. Trasferitasi in Italia per perfezionarsi in violoncello (con Enrico Bronzi e Francesco Dillon), Naomi ha fatto della Toscana la sua seconda casa, dove vive e dove crea i suoi lavori, dividendosi con il suo paese d’origine. Prestigiose le collaborazioni, come quella con il coreografo Virgilio Sieni e con Giovanni Sollima che l’ha voluta nel progetto 100 Cellos.

 

Il concerto alla Filarmonica sarà l’occasione per presentare il suo ultimo album (il terzo) Suite Dreams in cui il violoncello arriva in territori inesplorati, capace di duetti inediti con le vocalità della stessa artista, o di adattarsi alle danze folk come mai in passato, riunendo elementi pre-barocchi, finezze cantautoriali, ritmi sincopati del mondo del jazz e la vitalità del folk irlandese. Il percorso che ha ispirato la produzione del disco passa per i luoghi amati dalla violoncellista e cantautrice irlandese: Firenze, la città dove vive ormai da diversi anni, e Galway, dov’è nata. Il disco (in cui l’artista suona anche strumenti tipici della tradizione irlandese) si compone di 3 suite dedicate e ispirate dal tema delle migrazioni, non solo di uomini o etnie ma anche di stormi di uccelli, di piante, di animali, di generi. Lo snaturarsi di un’identità per poi rinascere in un altro contesto e miscelare gli elementi. Un disco in cui nulla rimane fermo: tra i rami che crescono e la fioritura che avanza in Ginkgo Biloba, attraverso le stagioni che cambiano in Spring Goes e Oak and Sister Spring, in cui dominano le migrazioni degli stormi in autunno, Naomi ribadisce musicalmente che la natura dell’uomo è di muoversi alla costante ricerca di una condizione migliore.

 

Apertura di giornata con il terzo concerto di MusicAmata (Sala Casella ore 20) in cui ritroviamo il duo Daniele Lausdei al contrabbasso e Stefano Costa al pianoforte. Il primo di professione ingegnere ambientale, il secondo, con un PhD in economia politica è primo ricercatore all’Istat, uniti dalla passione per la musica che coltivano da sempre. Elena Diograzia, classe 1940, diplomata in pianoforte al Conservatorio di Napoli, ha intrapreso la strada dell’insegnamento nella scuola, senza mai abbandonare l’amore per lo strumento. I musicisti eseguono un repertorio ampio dal Seicento al Novecento.