Chi lo ha detto che la Sicilia è solo terra di mare? Esiste infatti un panorama inesplorato, quello dell’entroterra siculo, che conserva ancora i tratti originari di una terra rustica e tutta da scoprire. Con quest’intento nasce il progetto di promozione turistica incentrato sulla valle del Torto e dei feudi e che riunisce sette comuni del palermitano. Baucina, Ventimiglia di Sicilia, Ciminna, Mexxojuso, Vicari, Campofelice di Fitalia e Lercara Friddi: sette realtà ai più sconosciute, ma che hanno tante storie da raccontare, spesso trascurante dai grandi atlanti. Un progetto di promo-valorizzazione che è poi diventato anche una guida, una webzine, un depliant, un workshop e tante altre iniziative, tutto rigorosamente a basso impatto ambientale. Il volume, in particolare, raccoglie con una sapienza magistrale e la cura del particolare l’aspetto ancora genuino di una Sicilia che vuole stare saldamente ancorata alle proprie radici. Curato dalla redazione de “Il Turismo Culturale”, la guida rifiuta dall’inizio il concetto di “cartolina” per concentrarsi piuttosto sulle singole storie che ognuna di quelle singole immagini ha da raccontare. Attraverso la tecnica dello storytelling ci si può così immergere in un viaggio virtuale che merita ogni nostra attenzione, suscitando la curiosità del visitatore, ma risvegliando anche l’interesse sopito di chi in quella terra è nato e serba sempre nel cuore. Il tutto documentato sotto l’occhio editoriale di Luciano Valli e la maestria di fotografi, reporter e giornalisti rigorosamente non siciliani, “per cogliere l’aspetto vergine di questo tratto di isola”.
E’ questa la Sicilia delle oasi naturalistiche, terra di contadini e di zolfatai, di castelli, rocche e fortezze, di riti profani e religiosi, di buon cibo e bellezze naturali; ma è anche quel pezzo di isola che ha fatto in qualche modo la storia del cinema, ospitando le riprese del capolavoro di Luchino Visconti, “Il Gattopardo”, e che ha dato i natali a un’icona del panorama musicale mondiale, niente di meno che Frank Sinatra. Anzi in realtà è proprio dal loro compaesano Francesco che nasce, ancora prima di questo progetto di valorizzazione del territorio, l’idea di un festival vocale interamente dedicato alla sua figura. “MyWay” si celebra ogni anno dal 2008 a Lercara Friddi, piccolo centro che ha la fortuna di aver dato i natali alla sua famiglia. Una manifestazione che quest’anno, visto anche il centenario della nascita di “The Voice”, si arricchisce di una fitta serie di iniziative ed eventi.
Da “MyWay” al resto il passo è breve: “La nostra sfida è stata quella di voler raccontare un territorio, in tutti i suoi aspetti”, sostengono i due promotori Antonio Licata e Gianfilippo Geraci, accomunati da una grande passione per la musica, ma anche e soprattutto da un fortissimo attaccamento al territorio. Inoltre, così come il Festival poggia esclusivamente su micro-donazioni di privati cittadini, anche questo innovativo itinerario turistico, che è riuscito ad ottenere i finanziamenti europei, rifiuta ogni forma di sovvenzionamento pubblico. E forse già solo questo basta a fare la differenza.
Di seguito l’Intervista a Gianfilippo Geraci