Saranno 12 mesi intensi e pieni di spettacoli quelli che vedranno il Teatro di Roma protagonista della Capitale per la Capitale nella stagione 2015/16, presentata questa mattina
al Teatro Argentina. 95 spettacoli di cui 19 produzioni, 7 produzioni nazionali e 676 alzate di sipario, con 15 percorsi differenti che faranno così proseguire quel percorso di crescita
del teatro iniziato lo scorso anno e che ha rilanciato l’idea di teatro plurale per tutti.
La prossima stagione sarà la seconda di un progetto triennale che punta a far dialogare tradizione e innovazione lanciando così giovani registi, attori e autori con un’attenzione particolare ai temi più sentiti dalla società. Due i palcoscenici coinvolti in questa stagione: il Teatro Argentina e il Teatro India, il primo che si rivolge alla tradizione della drammaturgia con uno sguardo all’innovazione, il secondo una “stazione creativa” in cui vivere, produrre e accogliere tutte le
varia forme disciplinari della scena.
“Teatro. Dunque sono” è il claim scelto per la nuova stagione che vedrà alternarsi i grandi della scena internazionale come Peter Brook alle regie italiane di Elio De Capitani, Pippo Del Bono,
Elio Latella, e ai ritorni alla regia di Luca Zingaretti, Alessandro Gassman, Massimo Popolizio, e alle regie di donne come Francesca Comencini, Elena Bucci, Paola Ponti.
Spazio al ricordo di Pasolini, a 40 anni dalla sua tragica scomparsa, ma anche alle Donne, protagoniste assolute di questa nuova stagione: la violenza delle guerre (passate e presenti), il mondo classico, la città di Roma e il sacro sono altri temi portanti. “Ringrazio il pubblico per i successi che abbiamo ottenuti e che abbiamo intenzione di ottenere – ha detto il Direttore del Teatro di Roma Antonio Calbi – ma tutto questo sarà possibile solo se ci verrà concessa anche la gestione del Teatro Valle”.
Di seguito il commento del sindaco di Roma Ignazio Marino al Teatro Argentina