A Perugia si respira già aria di Umbria Jazz 2015, a tre giorni dai nastri di partenza. Il segnale viene dai 220 ragazzi che, con i loro strumenti in spalla, vanno a scuola, alle clinics del Berklee College of music di Boston. Per queste ricorre un anniversario importante perché la famosa scuola di musica americana, ormai da trent’anni, sposta per due settimane le sue aule da Boston all’Umbria offrendo agli iscritti (i più lontani vengono da Russia, Australia, Stati Uniti e le classi più gettonate sono quelle di canto, chitarra, batteria) l’opportunità di studiare con un metodo didattico che ha sempre dato buoni frutti. Dall’anno della fondazione, il 1945, per il Berklee sono passati, tra i tanti: Diana Krall, John Scofield, Bill Frisell, Branford Marsalis, Esperanza Spalding, Steve Vai, Gary Burton, Chaka Khan, Tony Bennett, Joe Zawinul, Joe Lovano, Pat Metheny.
Fin dal 1982, l’anno della ripartenza dopo tre anni di interruzione, Umbria Jazz ha istiuito una sezione di formazione per giovani musicisti, ma nei primi anni i corsi furono piuttosto improvvisati. Soltanto nel 1985, con il Berklee, trovarono un assetto stabile. Nel corso delle passate edizioni delle clinics, a Perugia il Berklee ha conferito diverse lauree honoris causa. Alcune sono andate ad artisti che hanno scritto la storia del jazz, come Sonny Rollins, Milt Jackson, Dave Holland. Tra loro anche due italiani, come Tommaso e Stefano Bollani, ai quali si aggiungerà, giovedì sera, Paolo Fresu. Durante la cerimonia in piazza IV Novembre verrà conferita un’altra laurea honoris causa a Charles Lloyd. Per l’occasione arriverà da Boston il presidente della scuola, Roger Brown.