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30 anni di Florian, a Pescara una grande festa per la città

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Il 20 febbraio di 30 anni fa si inaugurava a Pescara uno spazio inedito, sorprendente per la Città: il Florian Espace, primo Teatro off della intera regione. C’era stato un precedente proprio a Pescara: la galleria d’arte Convergenze che, nello spirito avanguardistico degli anni ’70 e del suo promotore Peppino D’Emilio, si era aperta alle discipline performative e dunque anche al teatro. Il Florian Espace nasce invece come teatro, un teatro wagnerianamente inteso come compendio di tutte le arti, sede stabile della Compagnia teatrale Florian alla quale si sono affiancati e si affiancheranno nel tempo altri teatri e spazi, ma che rimane al centro della nostra attività: 30 anni di radicamento nel nostro territorio, Pescara e l’Abruzzo.

Il Florian Espace in questi anni è stato veramente un centro di vita artistica e culturale, di produzione, di ospitalità, di promozione, di crescita, di interazioni, di identità. E, ci piace ricordarlo, tutti i giorni. Intendendo con queste parole che il Florian Espace è costantemente e continuamente impegnato in quella che considera la sua missione di presidio culturale in una città di grande vivacità, ma spesso distratta, ma spesso inconsapevole dei suoi talenti e delle sue possibilità. Impegnato con organiche stagioni di teatro musica e danza, come Teatro d’Autore ed altri linguaggi, di teatro per ragazzi come Tutti a Teatro, di musica jazz come i Concerti di Jam&s, gli incontri e spettacoli multidisciplinari di Sotto la tenda dell’Avanguardia,il festival dedicato alle nuove generazioni  Scenari Europei un giovane festival, i laboratori di Teatrando e dell’Atelier Espace che riempiono di vita e di gioia i pomeriggi e le serate al Florian Espace. I fondatori del Florian Espace e della Compagnia, Giulia Basel, Massimo Vellaccio e Gian Marco Montesano, sono ancora insieme e tutt’ora continuano ad essere fondamento della compagnia stessa insieme a Pippo Di Marca fondatore del Metateatro che si è fuso col Florian dando luogo all’attuale Florian Metateatro. Ma ci sono anche Flavia Valoppi, Anna Paola Vellaccio, Umberto Marchesani, Ilaria Palmisano, Emanuela D’Agostino, Livia Tammaro, Marilisa D’Amico, Alessio Tessitore, Isabella Micati, Renato Barattucci, Antonio Stella, Edoardo De Piccoli e tanti altri collaboratori e amici del Florian che con la loro passione e le loro capacità e competenze rendono possibile la prosecuzione di un impresa che ai più sembrava impossibile. Ed anche a noi non sembra quasi vero che sia passato tutto questo tempo. Resta intatto il desiderio di fare, sempre più, sempre meglio. E arriviamo a questa scadenza con gli occhi al futuro, al presente: un presente che mai come ora è stato pieno di creatività, di rapporti, di produzioni, coproduzioni, ospitalità, tournèe. Come si può vedere già dal programma che abbiamo organizzato per il trentennale. Quattro nostre nuove produzioni e coproduzioni in quindici giorni a Pescara: “La chiave dell’ascensore” di Agota Kristof con Anna Paola Vellaccio per la regia di Fabrizio Arcuri, l’ultimo lavoro di Enrico Frattaroli dedicato a “4.48 Psycosis” di Sarah Kane, l’anteprima assoluta di “Appunti per un’Orestea nello sfascio” di Terry Paternoster, “Il Ribelle” di Leonardo Rossi con Umberto Marchesani regia di Gian Marco Montesano Montesano. Spettacoli che sono o saranno presentati presto anche a Roma, mentre già fervono le prove di “Theatrum Mundi Show” di Pippo Di Marca che debutterà in marzo al Teatro India per il Teatro di Roma.