Giovedì 8 luglio al Casale della Cervelletta il regista Marco Bechis presenta i film “Garage Olimpo” (1999) e “Figli/Hijos” (2002) in dialogo con la dott.ssa Cristiana Cimino, psicoanalista e saggista. Le pellicole di Bechis soffermano lo sguardo tra le ombre del Sudamerica, raccontando rapimenti e violenze delle milizie del regime militare argentino che anche il regista ha vissuto in prima persona, come racconta nel suo recente libro “La solitudine del sovversivo” (Guanda, 2021).
- GARAGE OLIMPO (1999, 98 min.): Maria è una giovane attivista militante in un’organizzazione clandestina che si oppone alla dittatura militare al governo in Argentina. Vive in una grande casa, insieme alla madre, che ha affittato una stanza dell’appartamento a Felix, un ragazzo timido innamorato di lei. Una mattina irrompono in casa poliziotti e militari in borghese, che arrestano Maria e la rinchiudono in un centro clandestino chiamato Garage Olimpo. Per far parlare Maria, il capo del centro affida il compito a uno dei suoi uomini più fidati: Felix, l’affittuario. Maria scopre che Felix è il suo torturatore, ma forse la sua unica speranza di salvezza.
- FIGLI/HIJOS (2002, 92 min): Buenos Aires, durante la dittatura militare, una desaparecida prigioniera partorisce due bambini, un maschio e una femmina. I gemelli vengono separati dalla nascita, ma dopo vent’anni Rosa si presenta a casa di Javier dichiarando di essere sua sorella. La coppia decide così di recarsi a Barcellona per poter fare il test del DNA e conoscere la verità.
Marco Bechis è regista e sceneggiatore, classe 1957, figlio di una cilena di origine svizzero-francese e di un italiano. Trascorre l’infanzia fra San Paolo di Brasile e Buenos Aires. Il 19 aprile 1977, a vent’anni, viene arrestato e detenuto in un carcere clandestino chiamato Club Atletico. Dopo quattro mesi è espulso dal regime militare dell’Argentina per motivi politici. Decide di fermarsi a Milano, dove frequenta la scuola di cinema ‘Albedo’ e comincia a girare video sperimentali recandosi sempre più spesso a New York, Los Angeles e Parigi. Nel 1982 realizza, in collaborazione con Amnesty International, la video installazione “Desaparecidos, dove sono?”. Dopo aver realizzato alcuni corti e mediometraggi, nel 1991 presenta al Festival di Locarno la sua opera prima, “Alambrado”. Collabora nel 1995 alla sceneggiatura de “Il carniere” di Maurizio Zaccaro, che ottiene la nomination al David di Donatello, e nel 1999 gira “Garage Olimpo”, sulla tragedia dei desaparecidos argentini, presentato al 52° Festival di Cannes e divenuto uno spettacolo teatrale di grande successo. Nel 2001 il suo terzo lungometraggio “Hijos/Figli” è stato presentato in concorso al Festival di Venezia.
Cristiana Cimino, psichiatra e psicoanalista della Società Psicoanalitica Italiana, organo dell’International Psychoanalytic Association, è autrice, tra le altre cose, di “Il discorso amoroso. Dall’ amore della madre al godimento femminile” (2015) e “Tra la vita e la morte. La psicoanalisi scomoda” (2020), per Manifestolibri