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Tre concerti sotto le stelle, dal 14 luglio 2021, nell’Anfiteatro restaurato della residenza di D’Annunzio a Gardone Riviera

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L’anfiteatro del Vittoriale degli Italiani a Gardone Riviera, in provincia di Brescia, ospiterà per tre mercoledì di luglio – 14, 21 e 28 – altrettanti concerti dell’Orchestra dei Pomeriggi Musicali che, a distanza di un anno, torna nello stesso luogo monumentale affacciato sul Lago di Garda, dove era stata la prima ad esibirsi al termine dei lavori di restauro che hanno interessato il monumento, riportando il marmo rosso di Verona previsto dal progetto. “Parlaggio” è il nome della “conca marmorea sotto le stelle” di cui a lungo Gabriele d’Annunzio sognò la realizzazione e che oggi, a quasi settant’anni anni dalla sua prima inaugurazione – e grazie a un finanziamento di Regione Lombardia – è stata completata. Un occasione unica quindi per ascoltare tre programmi musicali sotto le stelle, sulle rive del Lago di Garda, nel complesso che racchiude il grande sogno culturale del Vate.

«Questo anno e mezzo di pandemia – ricorda il direttore generale e artistico dei Pomeriggi Musicali Maurizio Salerno– tra le difficoltà e le molte cose negative, ci ha comunque indotti a ripensare, reinventare e riscoprire la musica e lo spettacolo musicale dal vivo. Abbiamo compreso una volta di più, se ce n’era bisogno, quanto essa sia essenziale per la nostra vita individuale e collettiva, e ne abbiamo ulteriormente esplorato i territori, i linguaggi, gli interpreti. L’emergenza sembra finalmente affievolirsi e si riapre la possibilità di tornare a stretto contatto col nostro pubblico. Con un gioco di parole, potremmo dire che è tempo di tornare sul territorio, per restituirgli la musica e i suoi territori, nuovi e antichi. Si riapre lo scrigno sonoro dell’orchestra, coi grandi autori e con le novità. Una stagione all’insegna della scoperta e della riscoperta. La scoperta di nuove musiche e interpreti, la riscoperta dell’intensissima emozione del concerto, che conosciamo così bene e che pure non smette di sorprendere e incantarci».

Per il primo appuntamento nel Parlaggio del Vittoriale, mercoledì 14 luglio (ore 21:00), protagonisti saranno Fatlinda Thaci (violino solista e concertatore) e l’Ensemble d’archi I Pomeriggi Musicali (della quale la Thaci è primo violino). In programma due pagine di Ottorino Respighi, compositore coevo di D’Annunzio, del quale si ascolteranno l’Aria per archie quindi le Antiche arie e danze per liuto, partiture impregnate di gusto per le vestigia musicali del Rinascimento italiano filtrate in un’atmosfera particolarmente affine a quella ricostruita dal Poeta nella sua residenza a Gardone. Quindi il programma è completato dal Concerto n. 1 in do maggiore per violino e orchestra d’archi Hob:VIIa1 di Franz Joseph Haydn, pagina esemplare del classicismo musicale.

A seguire, mercoledì 21 luglio (ore 21:00) a dirigere l’Ensemble di fiati I Pomeriggi Musicali sarà il giovanissimo Pio Iozzi che, nei mesi del lockdown, è stato l’assistente musicale per le riprese dei concerti in live streaming dal Teatro Dal Verme, e che adesso ritorna sul podio per impugnare la bacchetta. Il programma, ideale per gli spazi aperti dell’Anfiteatro del Vittoriale, prevede Wedding and Funeral Marching Band di Alberto Cara, pagina eseguita per la prima volta a febbraio 2021 e animata dalla varietà delle situazioni e dei sentimenti racchiusi nei due estremi delle nozze e dei funerali; la Petite Symphonie di Charles Gounod, piacevole e deliziosa composizione musicale che conferma lo stile melodico dell’artista parigino; la Sinfonia per fiati di Gaetano Donizetti; la Marche militaire n. 3 di Franz Schubert riletta da Jean Françaix; la sinfonia dal Barbiere di Siviglia di Rossini nella trascrizione per fiati di Wenzel Sedlak.

Il programma musicale dell’ultimo appuntamento di mercoledì 28 luglio (ore 21:00) vede l’Orchestra dei Pomeriggi Musicali diretta da Massimiliano Caldi impegnata nella sinfonia dalle Nozze di Figaro di Wolfgang Amadeus Mozart – una tra le ouverture più celebri ed eseguite dell’intero panorama operistico settecentesco; nella Sinfonia n. 2 in la minoreop. 55 di Camille Saint-Saëns e nella Sinfonia n. 3 in re maggiore D200 di Franz Schubert, pagina quest’ultima leggera e graziosa, che si pone sotto il segno di una scorrevole freschezza nella slanciata vivacità del primo tempo e nel giocoso umorismo del finale, per concludere questa rassegna con un sorriso.