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A Santa Cecilia Valter Malosti, il direttore Philip Herreweghe e il pianista Alexander Lonquich per Schumann

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Sarà il gigante del podio Philippe Herreweghe a dirigere Coro e Orchestra dell’Accademia Nazionale di Santa Cecilia giovedì 28 ottobre alle ore 19.30 (repliche venerdì 29 alle ore 20.30 e sabato 30 alle ore 18, Auditorium Parco della Musica – Sala Santa Cecilia) in una serata tra musica e letteratura con un programma che impagina Il sogno di una notte di mezza estate di Mendelssohn con Valter Malosti voce narrante e il Concerto per pianoforte di Schumann con Alexander Lonquich al pianoforte.

In un percorso parallelo alla musica, la rilettura di Valter Malosti della vicenda del Sogno di una notte di mezza estate di William Shakespeare costituirà l’evento clou della serata. Malosti, curioso e incessante sperimentatore nel solco della tradizione, ha concepito una drammaturgia del Sogno basata sulle musiche di scena di Felix Mendelssohn-Bartholdy come un percorso attraverso frammenti testuali tratti sia dal testo stesso della commedia sia da altre fonti. I versi shakespeariani sono affidati ai vari personaggi e costituiscono un discorso polifonico sull’amore. Secondo Malosti, il Sogno si può leggere come un unico lungo poema con sottili variazioni di temi, di toni, di musica della lingua. Nelle sue vene scorrono i sigilli di altri genii come Apuleio, Ovidio, Boccaccio, Chaucer. Alcune di queste voci si ascolteranno in queste serate assieme a frammenti del libro di Filippo Tuena dedicato al Sogno: “Come è trascorsa la notte?”, titolo preso in prestito da una battuta di Titania che non serba più alcuna memoria della notte appena trascorsa, e non sa se ha vissuto oppure ha solo sognato. Cosa che accade a tutti noi nella vita/sogno di tutti i nostri giorni. Shakespeare, sostiene Malosti, con questa mirabile sequenza di versi ci fa intuire quanto queste due dimensioni, della realtà e del sogno, siano vicine e quindi quanto di tutti noi è dentro la notte del Sogno e quanto del Sogno è dentro di noi durante la veglia.

Sotto la direzione del direttore fiammingo, che ha maturato una lunga esperienza nella direzione del repertorio barocco e nell’interpretazione filologica, si esibirà anche il pianista Alexander Lonquich, beniamino del pubblico ceciliano, solista nel Concerto per pianoforte di Robert Schumann, tra i massimi capolavori del compositore sassone.