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“A’ signora del giornalismo italiano”. Al Piccolo Eliseo si ricorda Matilde Serao, con Paolo Mieli e Bruno Manfellotto

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Riproposto nell’edizione originale del 1887, che si apre con la dedica «Ai giornalisti d’Italia», questo romanzo fu definito da Benedetto Croce «il romanzo del giornalismo».
Letto un secolo dopo, è sorprendentemente efficace, con intuizioni e giudizi di assoluta modernità. In più, è l’unico romanzo di Matilde Serao che contiene riferimenti biografici. Il giovane Riccardo Joanna, figlio di un giornalista napoletano, e la sua appassionante epopea da correttore a redattore politico, cronista mondano e infine potente direttore, assomiglia tanto alla carriera di Matilde, prima donna a dirigere un quotidiano.
Nata a Patrasso nel 1856 dall’esule antiborbonico e giornalista squattrinato Francesco Serao e dalla nobildonna greca decaduta Paolina Borely, vissuta fin da bambina a Napoli, Matilde Serao fu una scrittrice prolifica, una cronista di razza e una donna straordinaria. Sposò lo scrittore e giornalista Edoardo Scarfoglio, con cui fondò e diresse tre quotidiani – “Il Corriere di Roma”, “Il Corriere di Napoli, “Il Mattino” – oltre a mettere al mondo quattro figli maschi. E un’altra figlia ebbe da Giuseppe Natale, con cui fondò “Il Giorno”. Morì a Napoli nel 1927.
Il romanzo di Matilde Serao viene riproposto nell’edizione originale Galli del 1887 con la cura editoriale e l’introduzione di Maria Simonetti (della redazione cultura dell’“Espresso” e autrice per Stampa Alternativa di Slangopedia) che ne attualizza il contenuto alla situazione odierna della professione giornalistica.

Ingresso libero con prenotazioni a promozione@teatroeliseo.com – Tel. 06.69317099

Lunedì 9 maggio 2016, ore 19.00
Piccolo Eliseo

ingresso libero