Sono due tra le compagnie più interessanti della danza contemporanea italiana DANCEHAUSpiù/Esklan e Spellbound Contemporary Ballet le protagoniste della doppia serata al Teatro Quarticciolo il 18 e 19 marzo (sempre alle ore 21.00). In scena GŌLEM – AMORE SINTETICO e a seguire DUOS, un’antologia di alcuni brevi coreografie per la prima volta al Quarticciolo.
In GŌLEM – AMORE SINTETICO la coreografa Erika Silgoner dirige Gloria Ferrari e Giovanni Leone in una rivisitazione del celebre personaggio della mitologia ebraica per raccontare l’amore tra un uomo e un essere irreale. La parola “Gōlem” appare all’interno delle Sacre Scritture e significa “forma leggera”, materiale “crudo”. È l’essere umano non finito di fronte agli occhi di Dio, è Adamo. Nell’ebraico moderno prende invece il significato di “muto” o “indifeso”. La compagnia DANCEHAUSpiù indaga i limiti esistenziali dell’uomo contemporaneo e le complesse leggi che regolano la vita e l’amore. “Gōlem – Amore Sintetico” racconta la poetica di una relazione, se tale si può definire, tra un uomo e la sua frustrazione antropomorfa, la distanza tra l’amore sognato e l’incapacità di concretizzarlo.
In una solitudine claustrofobica rimane comunque il desiderio di possesso,
il desiderio di bellezza ed il suo immaginario,
il desiderio di amore, non più autentico, non più possibile, ma sintetico.
Un amore che violentemente vuole rappresentare la distanza che l’uomo stesso vuole prendere dalle emozioni reali, come a volersi preservare dal dolore e da un nuovo, inevitabile, fallimento.
Un feticcio creato dall’uomo per sfamare quei bisogni alti e bassi che lo divorano,
un amore grottesco e inesatto che è lontano dall’amore stesso a cui anela.
L’innocenza di una neonata creatura che di lui ha bisogno, che cerca di soddisfarlo oltre i propri limiti… perché cosi deve.
Dopo due anni di assenza torna sul palco del Teatro Biblioteca Quarticciolo la danza di Spellbound Contemporary Ballet che propone DUOS una serie di brevi creazioni tratte dal recente repertorio della compagnia a firma del coreografo Mauro Astolfi. Una serata di duetti, inediti per il pubblico del Quarticciolo, evocativi della poetica dell’autore e realizzati celebrare una nuova forma di incontro e di dialogo tra i corpi. La compagnia è reduce dai festeggiamenti del venticinquesimo anniversario con un tour che ha portato in scena oltre alle creazioni di Astolfi due lavori di Marcos Morau e Marco Goecke e torna sul palco del V Municipio con un programma intimo pensato per la stagione del TBQ. In scena i danzatori Anita Bonavida, Giuliana Mele, Mateo Mirdita.