Uno sguardo sul composito panorama della danza di matrice od influenza americana. Ecco cosa lo spettacolo nel suo complesso ha aperto ieri sera, 30 luglio 2015, agli spettatori della Cavea dell’Auditorium Parco della Musica. La serata, organizzata dalla Daniele Cipriani Entertainment, inizia in modo paradossalmente inaspettato. L’attessisima Alessandra Ferri danzando insieme al maestoso Herman Cornejo, in una coreografia classica del britannico Frederick Ashton, sulle note di “Rapsodia su tema di Paganini op. 43” di Rachmaninoff, riporta alla mente le sue origini e le origini della danza stessa per come noi oggi la conosciamo.
Oltrepassato questo capitolo si cambia atmosfera con Tobin Del Cuore e Craig Hall che sembrano due esseri umani innamorati. Danzano in morbidi movimenti non stereotipati, sulle corde di un’intesa flessuosa con l’eleganza di un’altra epoca. Subito dopo la voce di Nina Simone e il corpo di Daniel Proietto dirompono sul palcoscenico e increspano il cielo. Con un costume sensazionale, opera di Stine Sjøgren, che lo rende luccicante come una sfera stroboscopica l’eccentrico ballerino danza in un tourbillon di sinuosità e ritmicità come invasato dalle note di “Sinnerman”. È proprio il caso di dire: una performance sfavillante!
È ancora la volta di Alessandra Ferri che, in duo con Craig Hall, ci mostra la poesia attraverso il suo corpo, in una coreografia contemporanea su musica di Arvo Pärt. Jonathan Alsberry, William Briscoe e Jeremy Jae Neal invece portano un po’ d’Africa nelle nostre vene e conquistano tutti con il loro atteggiamento irreverente, provocante e divertente in un’esibizione assolutamente irresistibile. Con la coreografia intitolata “Sinatra Suite”, dopo un assolo “lirico” di Tobin Del Cuore, la coppia Ferri-Cornejo sembra proprio mettere in scena le parole cantate dal magico Frank e l’america e gli anni ’50 si spandono nell’aria come un profumo di rose. Sulla scia degli anni ’50 americani continuano a ballare Johnny McMillan, Tobin Del Cuore e Jonathan Fredrickson sulle voci dell’intramontabile Dean Martin e di Joe Scalissi. Per finire Ferri-Cornejo ci lasciano con un’immagine meravigliosa che rimarrà a lungo nei nostri occhi. Lei in un abbraccio forte al collo di lui e lui che, unito a lei solo tramite un vero bacio, la fa volteggiare su tutto il palcoscenico.