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Auditorium Conciliazione: Andrea Lucchesini, Lawrence Dutton, Michael Barrett, Elena Matteucci e tanti altri per il Rome Chamber Music Festival dal 23 al 25 novembre

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Andrea Lucchesini, Lawrence Dutton, Michael Barrett, Elena Matteucci, Luca Sanzò, Guglielmo Pellarin, Valentina Ciardelli, Renata Arlotti sono gli ospiti d’eccellenza che – dal 21 al 25 novembre – si alterneranno sul palco dell’Auditorium Conciliazione di Roma e nel Salone dei Cinquecento del Vasari di Firenze per il Rome Chamber Music Festival. Un insieme unico di grandi musicisti di fama mondiale, fortemente voluti e invitati dal Direttore Artistico Robert McDuffie, per una staffetta nel segno della musica alta e di qualità con alcuni dei più grandi musicisti, maestri, ed esecutori della scena italiana e internazionale in dialogo con le nuove generazioni.

Quattro concerti il 21 (solo a inviti), il 23, 24, 25 novembre, e per la prima volta, una data speciale al Salone dei Cinquecento in Piazza della Signoria a Firenze il 22 novembre. Dopo un anno di silenzio dovuto alla pandemia, il Rome Chamber Music Festival riparte da Ludwig Van Beethoven, ma anche da Frank Zappa e Leonard Bernstein. 

Grandi protagonisti per la serata d’inaugurazione del 21 novembre, una serata esclusivamente ad inviti offerta da Italy Sotheby’s International Realty. Lawrence Dutton – violista dell’Emerson String Quartet e coach di questa edizione del Festival – eseguirà il Quartetto per archi in do maggiore, op. 59, n. 3, “Razumovsky”. A seguire, il Concerto per violino, pianoforte e quartetto d’archi di Ernest Chausson affidato al maestro Robert McDuffie.

Il festival entra nel vivo con la serata del 23 novembre: il violino del Maestro McDuffie e il piano di Elena Matteucci  titolare della cattedra di Pianoforte e del biennio sperimentale di Pianoforte e Musica da Camera al Conservatorio A.Casella dell’Aquila e coach del festival  daranno vita alla Sinfonia n. 1 in do maggiore, op. 21, arrangiata per pianoforte, flauto e archi di Beethoven. Lawrence Dutton torna alla viola per il Settimino in mi-bemolle maggiore, op. 20 di Beethoven. Sul palco insieme a lui, Guglielmo Pellarin – Primo corno dell’Orchestra dell’Accademia Nazionale di Santa Cecilia – e Valentina Scheldhofen Ciardelli al contrabbasso.

Il coach Michael Barrett, prestigioso direttore d’orchestra, sarà al pianoforte il 24 novembre per Arie e Barcarole per mezzo soprano baritono e pianoforte a 4 mani di Leonard Bernstein. Le voci saranno quelle di Mary Rice e Thomas West. In programma, la stessa sera, il Quintetto per chitarra e archi op. 143 di Mario Castelnuovo-Tedesco, con la coach Renata Arlotti alla chitarra.

Grande e doppio finale il 25 novembre: apre la serata il Concerto per pianoforte n. 4 in sol maggiore, op. 58 arrangiato per pianoforte ed il Quintetto d’archi di Beethoven, ricostruito da Hans-Werner Küthen dal manoscritto inedito, con al pianoforte Andrea Lucchesini, coach di questa edizione.

Il programma si arricchisce poi con l’omaggio a Frank Zappa con Luca Sanzò alla viola e al contrabasso Valentina Scheldhofen Ciardelli, profonda conoscitrice del geniale compositore americano – di cui ha iniziato a trascrivere e arrangiare la musica all’età di 11 anni. Finale a sorpresa con un omaggio alle più famose arie d’opera di Puccini in un medley originale interpretato dall’eclettica contrabbassista italo tedesca e l’astro nascente del pianoforte Derek Wang.

La serata del 22 novembre, che si terrà nell’incantevole Sala dei Cinquecento del Vasari a Palazzo Vecchio a Firenze, riproporrà la viola di Lawrence Dutton per Quartetto per archi in do maggiore, op. 59, n. 3, “Razumovsky” e il violino di Robert McDuffie per Concerto per violino, pianoforte e quartetto d’archi di Ernest Chausson. Sarà una serata esclusivamente ad inviti.

Un melting pot di generi e maestranze che rende il Rome Chamber Music Festival un unicum storico e musicale. Tutti gli artisti coinvolti hanno, infatti, alle spalle anni di esperienza ma anche di sperimentazione, a favore di una contaminazione tra musica classica e contemporaneità. Vere e proprie eccellenze nel mondo degli strumenti musicali con cui danno vita alla loro arte si accostano al rap di Bob Lennon e al talento del direttore d’orchestra Michael Barrett. Senza dimenticare l’incanto del Violino del candidato al Grammy Robert McDuffie, fondatore del Rome Chamber Music Festival.

L’eccezionalità dell’evento sta anche però nell’accostare Maestri di fama internazionale a giovani talenti, provenienti da ogni parte del mondo.

«Per noi è fondamentale abbattere l’idea che la musica classica sia un oggetto d’antiquariato e quindi cerchiamo di fare accostamenti che potrebbero sembrare azzardati, ma che invece comunicano lo spirito che ci anima. Quest’anno il grande Beethoven è insieme a Bernstein, che ho conosciuto e frequentato, un genio che mi ha influenzato profondamente. Frank Zappa corona i nostri sforzi perché la sua accurata formazione musicale non lo ha trasformato in uno zombie della musica colta (diceva lui così), bensì gli ha permesso di comunicare con il mondo del pop in maniera intelligente, ironica e libera. Questi sono i valori in cui crediamo». (Robert McDuffie)

«Il Rome Chamber Music Festival è una fondazione non profit che ha bisogno del sostegno di sponsor ed amici. Insieme abbiamo un obiettivo, invitare in Italia interpreti di fama consolidata e giovani virtuosi da tutto il mondo, per offrire un evento culturale dal profondo valore simbolico. Ci auguriamo che il pubblico premi il nostro coraggio, ce ne vuole tanto». (Jacopa Stinchelli, Direttore Generale Fondazione Rome Chamber Music Festival)