Ancora due settimane per ammirare il confronto senza precedenti fra tre giganti dell’arte italiana, che dal 2 ottobre ha portato nelle sale di Palazzo Caffarelli 145 mila visitatori con una media di circa 1700 entrate giornaliere. La mostra è visitabile fino al 24 gennaio. L’annuncio in una nota di Zetema.
La mostra
Tre giganti dell’arte italiana in un confronto senza precedenti. Dipinti, disegni e stampe raccontano la profonda relazione che lega Raffaello a Francesco Mazzola, detto il Parmigianino, e a Federico Barocci, entrambi ritenuti eredi dell’artista urbinate.
La mostra “Raffaello, Parmigianino, Barocci – Metafore dello sguardo”, è un confronto a tre, in scena dal 2 ottobre ai Musei Capitolini. Un’esposizione di sguardi incrociati, quello degli autori antichi sul Parmigianino e Barocci e la loro relazione con Raffaello, ma anche quello dei due pittori su Raffaello e lo sguardo stesso dei tre artisti rivolto allo spettatore negli autoritratti selezionati.
L’esposizione si propone di evidenziare come il modello di Raffaello abbia concorso a determinare gli orientamenti artistici di Francesco Mazzola detto il Parmigianino e quelli, assai diversi, di Federico Barocci. Sia il Parmigianino e Barocci sono infatti ricordati, nelle testimonianze del ‘500 e ‘600, tra i più magistrali disegnatori della loro epoca. Guardando a Raffaello con gli occhi del Parmigianino e con quelli di Barocci, l’esposizione intende dunque affrontare il tema del confronto e quello dell’eredità tra artisti vissuti in epoche e luoghi diversi.
Per i due artisti in realtà non si dovrebbe parlare di influssi del pittore più antico bensì di rielaborazione di motivi iconografici, emulazione e diversificazione rispetto agli originali raffaelleschi. Raffaello, Parmigianino e Barocci si espressero nella loro copiosa produzione grafica sperimentalmente e con forza innovativa. Per raccontare questo confronto a distanza, la mostra romana proporrà disegni e stampe dei tre artisti (tra cui lo studio per la Deposizione Borghese di Raffaello, gli studi per gli affreschi della basilica di Santa Maria della Steccata a Parma del Parmigianino e lo studio compositivo per la Deposizione di Perugia di Barocci), provenienti dal Gabinetto Disegni e Stampe degli Uffizi, dall’Albertina di Vienna, dalla Reale Biblioteca di Torino, dal British Museum e dalle Courtauld Institute Galleries di Londra, dal Rijksprentenkabinet di Amsterdam, dal Gabinetto dei Disegni e delle Stampe del Museo e Gallerie Nazionali di Capodimonte a Napoli, dallo Städelsches Museum di Francoforte, dalla Galleria Nazionale di Parma.
Una selezione assai mirata di dipinti (per esempio, l’Annunciazione e il Riposo durante la fuga in Egitto di Barocci dalla Pinacoteca dei Musei Vaticani) richiamerà i nodi tematici principali offerti dalla grafica. Lo sguardo dei protagonisti di quell’ideale dialogo artistico, attraverso i loro autoritratti (lo straordinario Autoritratto giovanile di Raffaello e l’Autoritratto di mezza età di Barocci, entrambi dalla Galleria degli Uffizi, e i due Autoritratti del Parmigianino dall’Albertina di Vienna e da Chatsworth), introdurrà il percorso originale di quest’esposizione.
Sono in programma visite didattiche e laboratori per le scuole di ogni ordine e grado e visite didattiche dedicate al pubblico non scolastico. Info e prenotazioni allo 060608.
Info: www.museicapitolini.org