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Donny McCaslin e il suo jazz al Teatro Parenti

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Il sassofonista Donny McCaslin è sicuramente uno dei principali esponenti del sassofono jazz a partire dagli anni ’90 e si è guadagnato una nomitation al Grammy Awards per il miglior solo strumentale nel brano “Stadium Jazz” dell’album “Casting For Gravity” del 2012, il cui successo ha portato una nuova prospettiva nel jazz acustico-elettronico. Sulla base di questa affermazione McCaslin ha riunito nuovamente la band registrando il nuovo album “Fast Future” prodotto dal collega sassofonista David Binney. Anche qui la musica pulsa di energia e groove con riff funky grazie anche alla presenza di una ritmica straordinaria composta da Mark Guiliana e Tim Lefebvre e dai contorni timbrici di Jason Lindner. La musica di McCaslin ricalca i fasti dell jazz elettronico anni ’70 tenendo molto presente la lezione di Herbie Hancock e dei Weather Report dove la differenza tra strumenti acustici ed elettronici appare alquanto sfocata a dimostrazione che essi possono trovare insieme terreno comune. Recentemente Donny McCaslin ha condiviso la sua line-up con l’ultimo progetto-testamento di David Bowie nell’album “Blackstar”, in cui Bowie, affascinato dalla musica futuristica di McCaslin e dalla beat music di Mark Guiliana, ha condiviso le sue ideazioni con le nuove leve del jazz contemporaneo.  Per questo tour oltre al suo compagno abituale Jason Lindner, McCaslin si avvale della presenza di due ottimi sidemen come il bassista australiano Matt Clohesy e il batterista Nate Wood, membro dell’acclamata band dei Kneebody.

Lunedì 21 marzo 2016, ore 21.00
Sala Grande