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“Erectus” all’India si continua con il Festival Internazionale di Danza Contemporanea

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Compagnia Abbondanza/Bertoni, in prima regionale, con Erectus, il 21 luglio alle ore 21.00 al Teatro India,  per FUORI PROGRAMMA, Festival Internazionale di Danza Contemporanea, direzione artistica Valentina Marini.

Erectus (2018) è la seconda tappa del progetto Poiesis di Abbondanza/Bertoni che si sviluppa nel triennio 2017/19, e prevede oltre La morte e la fanciulla/Franz Schubert (2017), un ultimo step, Pelleas e Melisanda/Arnold Schoenberg (2019)

“Proseguiamo, come nella parte prima “La morte e la fanciulla”, nella traduzione stenografica e minuziosa di una partitura musicale in segno scenico: nel tentativo di trasformare musica e corpi in suono da vedere.

Abbiamo trovato la musicalità necessaria nel genere del free jazz, segnatamente nell’album storico (1956) di Charles Mingus : Pithecanthropus erectus.

L’interpretazione è affidata a quattro danzatori, per dare forma, in questa seconda parte, ad un punto di vista (intesa anche come “stato” e “posizione”), soprattutto maschile.

Attraverso il genio di Charles Mingus e la sua sperimentazione e polistrumentismo, tentiamo un possibile poliformismo del marziano maschio del ventunesimo secolo.

La pelle degli interpreti è ancora una volta l’unico abito scenico. In ascolto con questo “libero jazz” abbiamo visto corpi altrettanto liberi: cioè nudi. Attraverso una musica dalla radice nera disfiamo e mescoliamo i codici della danza (bianca); per questo abbiamo lasciato massima libertà ai ballerini, (che portano un background notevolmente diverso tra di loro), per superare il concetto di personaggio e di danzatore e arrivare a vedere solo “corpo”. Di esemplari maschi. Di maschi esemplari. Infine, nel plot drammaturgico, decortichiamo e scopriamo l’anima animale, anche attraverso immagini e proiezioni, accostando la fatica e sudore degli interpreti, a quella dell’animale a loro bestialmente diverso e somigliante. Dal caravaggesco e femminile “La Morte e la fanciulla”, al Masaccio di “Erectus”. Svelato, esibito, esterno. Così come il pitecantropo maschio è fatto.”