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Festival del Cinema di Venezia, quattro i film italiani in gara. Grande attesa per Johnny Deep al Lido

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Agosto è alle porte e per lo spettacolo simboleggia la ripartenza del circuito premiére dei festival del cinema. La prima rassegna, come consueto, è quella di Venezia. E’ stata infatti presentata, dal direttore Alberto Barbera, la 72esima edizione del Festival del Cinema di Venezia. Quest’anno saranno 20 i lungometraggi a contendersi, dal 2 al 12 settembre al Lido di Venezia, l’ambito Leone d’Oro.

Innovazione e varietà i temi portanti di quest’edizione, con gli americani che sbancano come al solito la concorrenza. Molte infatti le pellicole made USA in gara, dal film “The danish Girl” di Tom Hooper, il nuovo di Laurie Anderson, “Heart of a dog“, fino al lungometraggio di Cary Fukunaga – regista della serie cult “True detective” – che in “Beasts of No Nation” racconta le vicende dei bambini guerrieri in un paese africano. Ritorna a Venezia anche Charlie Kaufman con il film “Anomalisa“, che descrive la crisi di un uomo di mezza età. Per la sezione fuori concorso targati sempre USA tanto è il clamore suscitato da “Black Mass” di Scott Cooper che segna il ritorno al Lido di Johnny Deep, dopo ben sette anni di assenza. Curiosità anche per “De Palma”, una docu-fiction di Jake Paltrow sulla misteriosa vita del celebre registra. A Venezia ritorna anche il grande Aleksander Sokurov che mette in scena la storia della Francia dall’occupazione nazista in poi attraverso le riproduzioni del museo di Louvre.

Per quanto riguarda l’Italia saranno quattro le pellicole in gara. Atteso il ritorno di Marco Bellocchio che ancora “brucia” la sconfitta di tre anni fa con “La Bella addormentata”. In questa edizione il regista presenterà “Sangue del mio Sangue“. Questi invece i nomi degli altri italiani in competizione: Giuseppe Gaudino, che porterà al Lido “Per amor vostro“; Luca Guadagnino con il suo “A Bigger Splash“; l’esordiente Piero Messina con “L’Attesa”. Infine, tra le docu-fiction si segnala Gianfranco Pannone che ne “L’Esercito più piccolo al mondo” descrive la vita delle guardie svizzere all’interno della Città del Vaticano.

Articolo di Marco Stiletti.