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Giorgio Albertazzi, vita straordinaria di un “perdente di successo”

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Morto nella mattina del 28 maggio 2016 a Roccastrada, Giorgio Albertazzi (Fiesole, 20 agosto 1923) è stato un attore e regista italiano, protagonista assoluto del teatro ita Iano del dopoguerra. Questa la sintetica biografia di Wikipedia.

Nel 1943 aderisce alla Repubblica di Salò, ricoprendo il grado di tenente nella 3ª Compagnia della “Legione Tagliamento” – GNR, proveniente dalla Scuola A.U. di Lucca. Con la sconfitta della R.S.I. nel 1945 è arrestato per aver comandato, nei giorni che precedettero la Liberazione, un plotone di esecuzione e per collaborazionismo e trascorre due anni in carcere, per essere poi liberato nel 1947 a seguito della cosiddetta “amnistia Togliatti”. (Di questa esperienza ha parlato nell’autobiografia “Un perdente di successo”, Rizzoli, ndr). imageLaureato in architettura, si dedica successivamente alla recitazione in fotoromanzi, in teatro, al cinema e in televisione.
Ha debuttato sul palcoscenico nel 1949 in Troilo e Cressida di Shakespeare, con la regia di Luchino Visconti al Maggio Musicale Fiorentino. Pur avendo girato una trentina di film (tra cui una pellicola di Resnais L’anno scorso a Marienbad) e avendo lavorato molto in televisione, soprattutto come interprete di sceneggiati televisivi di successo negli anni sessanta (tra cui L’idiota e Jekyll), Albertazzi è soprattutto un grande attore di teatro, spesso anche regista dei propri spettacoli.
Nel 1964, in occasione del 400º anniversario della nascita di Shakespeare, debutta al teatro Old Vic di Londra con Amleto, diretto da Franco Zeffirelli e con protagoniste femminili Anna Proclemer e Anna Maria Guarnieri. Lo spettacolo che rimane in cartellone per due mesi, lo stesso attore viene premiato con una foto nella galleria dei grandi interpreti shakesperiani del Royal National Theatre, unico attore non di lingua inglese.
Come regista televisivo e come attore protagonista gira nel 1969 Jekyll, tratto dal romanzo Lo strano caso del dottor Jekyll e del signor Hyde di Robert Louis Stevenson. Il suo primo e unico film come regista cinematografico, Gradiva, del 1970 – ove appare con Laura Antonelli – ha grossi problemi con la produzione e la distribuzione, esce solo in alcune sale, dopodiché viene ritirato.
Al Teatro alla Scala di Milano nel 1969 è Edipo in Edipo re (Sofocle) con musiche di scena di Andrea Gabrieli per regia di Giorgio De Lullo, con Anna Proclemer, Renzo Palmer, Gualtiero Tumiati, Mario Erpichini, Gabriele Lavia, Alfredo Bianchini, Roberto Rizzi e Tonino Pierfederici. Nel 1974 prende parte alla serie televisiva Philo Vance, dove interpreta la parte dell’investigatore creato da S.S. Van Dine.
Al Teatro La Fenice di Venezia nel 1980 cura la regia e l’adattamento di Peer Gynt, da Henrik Ibsen con musiche di scena di Edvard Grieg ed è una voce recitante con Anna Proclemer, Elisabetta Pozzi e Bianca Toccafondi diretto da Piero Bellugi. Dal 1994 fonda e dirige, insieme all’Associazione Progetto Città, il Laboratorio Arti Sceniche Città di Volterra Il Verso L’Afflato Il Canto dal quale usciranno decine di giovani attori e attrici. Nel 1996 si è candidato alla Camera nel collegio di Tradate: sostenuto dal centrodestra, ottenne il 31% dei voti e venne sconfitto dal rappresentante della Lega Nord Carlo Ambrogio Frigerio.
Nel 1997 collabora con la cantante Giuni Russo in Verba Tango, spettacolo di musica contemporanea e poesia che vede la produzione di Ezio Trapani. Nel 1999 porta sulle scene Borges in tango con gli allievi della Scuola di Volterra. Dal 2003 è direttore del Teatro di Roma, ruolo poi dismesso anni dopo. Sua compagna sulla scena e nella vita (dopo un rapporto sentimentale con l’attrice Bianca Toccafondi) a partire dal 1956 è stata Anna Proclemer. A coronamento di una carriera molto intensa e peraltro ancora attiva, nel 2004 il pubblico italiano lo omaggia del Premio Gassman alla carriera. Contemporaneamente, porta in scena, insieme con Dario Fo, una serie di spettacoli-lezioni sulla storia del teatro in Italia, successivamente trasmessi da Rai 2.
Il 10 febbraio 2006 ha interpretato il Canto di Ulisse, da Dante, nel corso della Cerimonia di apertura dei XX Giochi olimpici invernali di Torino. Il 12 dicembre 2007 si è sposato a Roma, tramite rito civile, con la nobildonna fiorentina Pia Tolomei di Lippa. I due hanno 36 anni di differenza: 84 Albertazzi, 48 la neo-moglie.
Nel 2009 al Teatro Ghione è interprete di Lezioni Americane di Italo Calvino, per la regia di Orlando Forioso, e al Teatro Greco di Siracusa di Edipo a Colono di Sofocle per la regia di Krzysztof Zanussi.
Sempre nel 2009, per Rai 2, ha registrato una lettura della Divina Commedia fra le rovine del centro storico dell’Aquila, in seguito al terremoto del 6 aprile. Il 1º settembre 2013 ha ricevuto la cittadinanza onoraria di Ricadi.
Nel 2014 sorprende tutti partecipando alla decima edizione di Ballando con le stelle su Rai 1, diventando il concorrente più anziano di tutte le edizioni internazionali del programma, superando l’attrice Cloris Leachman che nel 2008, all’età di 82 anni, aveva partecipato all’edizione americana. Nella stagione 2014-2015 al Teatro Ghione è interprete di Il mercante di Venezia insieme a Franco Castellano.
Giorgio Albertazzi si dichiarava non credente: “Io non sono credente, come non lo era Kafka”.