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Il Sacro Speco e lo spirito di San Benedetto

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C’è stata anche una stagione garibaldina nella storia di Subiaco, il paese laziale arroccato a dominare la valle dell’Aniene. Nel 1867 fu testimone della Campagna dell’Agro Romano per la liberazione di Roma voluta da Giuseppe Garibaldi. Nel mese di ottobre vi furono trucidati in uno scontro con i pontifici il capitano garibaldino milanese Emilio Blenio ed alcuni suoi compagni. D’altra parte Subiaco conta uno dei Mille, tale Pistoia. Ma, insomma, non è certo per questo che Subiaco e’ nota al mondo intero. Qui si respira aria di preghiera e romitaggio dai tempi dei tempi. Dire Subiaco significa dire San Benedetto. Le origini dell’attuale abbazia benedettina risalgono infatti agli inizi del VI secolo, quando Benedetto da Norcia, dopo l’esperimento di vita eremitica condotto in un antro presso l’antica villa costruita da Nerone, fondò nella zona del sublacense tredici monasteri per dare ospitalità ai suoi primi discepoli, provenienti in parte dalla nobiltà romana. In seguito per iniziativa degli abati fu costruito il santuario-monastero del Sacro Speco. Dei tredici monasteri è rimasto solo l’attuale di Santa Scolastica, che vanta il titolo di Protocenobio della Congregazione Sublacense dell’Ordine benedettino. Gli altri andarono distrutti. Con il favore pontificio, l’abbazia conobbe un periodo di grande splendore nei secoli XI e XII diventando feudo assai ambito per la sua potenza economica e politica. Le continue lotte con le famiglie feudali portarono tuttavia alla sua decadenza. Eretta in commenda da papa Callisto III (1456), fu affidata al cardinale Giovanni Torquemada (Juan de Torquemada), zio del famoso inquisitore. Nel 1467 passò poi a Rodrigo Borgia, futuro papa Alessandro VI e, successivamente, ai Colonna (1492), ai Borghese (1608) e ai Barberini (1633). Nel 1753, papa Benedetto XIV privò gli abati commendatari della giurisdizione temporale, lasciando però quella ecclesiastica e spirituale. Soppressa dai francesi (all’inizio del XIX secolo), restaurata poco dopo da papa Pio VII, l’abbazia fu reintegrata nei suoi privilegi di abbazia nullius da papa Benedetto XV (1915). Ma, a parte la storia, resta lo spirito benedettino e la magnificenza dei luoghi. Da vedere.

Info:

http://www.sacrospecosubiaco.it

http://monasterisubiaco.com