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Inaugura il cartellone teatrale del Teatro Bonci di Cesena, dal 14 al 17 ottobre, la prima assoluta di Metamorfosi, produzione ERT / Teatro Nazionale, Vanishing Point e Tron Theatre diretta dallo scozzese Matthew Lenton. 

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Dopo 1984, il regista, direttore artistico e fondatore della compagnia Vanishing Point, già insegnante presso il Royal Conservatoire of Scotland e primo direttore britannico dell’École des Maîtres, torna a collaborare con il Teatro Nazionale dell’Emilia Romagna, scegliendo di riscrivere l’opera più celebre di Franz Kafka. 

Per la stagione ERT lo spettacolo replica al Teatro Fabbri di Vignola il 20 ottobre.

 

La metamorfosi è la storia di un uomo qualunque, che una mattina scopre improvvisamente di essersi trasformato in un enorme insetto. La sua famiglia, sconcertata da questa bizzarra condizione, lo rinchiude nella sua stanza, riluttante nell’accettare che da qualche parte, dentro quel colossale insetto, si nasconde il vero Gregor Samsa…

Nell’allestimento di Lenton il ruolo del protagonista è affidato a Alessandro Bay Rossi e a Nico Guerzoni che interpreta la metamorfosi di Gregor Samsa. Angela Malfitano è la madre, Paolo Musio il padre, Elena Natucci la sorella. Cristiana Tramparulo e Jacopo Trebbi sono gli inquilini di casa Samsa. Trebbi veste anche i panni del capo di Gregor.

 

Tragicomico, iconico, desolante, l’apologo del grande scrittore praghese è una raffigurazione impietosa della condizione umana, della realtà quotidiana che si fa gabbia per le esistenze più piccole, in cui anche i rapporti più intimi e i volti più familiari si trasfigurano in una maschera minacciosa. Racconta quanto sia facile sentirsi diversi da tutti gli altri e di quanto sia facile per gli altri avere paura di qualcuno solo perché diverso. Con la sua cifra visionaria – il gioco fra buio e luce, il prisma voyeuristico di uno schermo e la relazione tra voci interne e fuori campo – la regia catapulta gli spettatori nel mondo capovolto del protagonista.

Le scene e costumi sono di Kenneth MacLeod, il disegno luci di Simon Wilkinson mentre il tappeto musicale è del sound designer Mark Melville (che aveva già curato il suono di 1984). 

 

 

«Metamorfosi è il gemello di 1984. La creazione di 1984 per ERT Fondazione ha, infatti, fortemente influenzato la mia decisione di trovare un’altra storia da adattare per il teatro. Quale storia però? 

Ho letto La metamorfosi da ragazzo e ne rimasi deluso. “Davvero?”, pensai. “Un uomo si trasforma in insetto e la sua famiglia ne è sconvolta. Tutto qui?”

Rileggendolo vent’anni dopo, la mia reazione è stata molto diversa. 

Proprio come 1984, il racconto sembra parlare del mondo che vedo intorno a me, una storia vecchia ma totalmente aderente al presente che viviamo oggi. Si racconta di quanto sia facile sentirsi diversi da tutti gli altri. Ma, ancora più importante, di quanto sia facile per gli altri avere paura di qualcuno solo perché diverso, e quindi per la maggioranza avere paura della minoranza. È una questione complessa, ci consente di capire perché la maggioranza può avere paura: Gregor Samsa finisce comunque per trasformarsi in insetto. Chiunque si spaventerebbe trovandosi un insetto gigante in casa, anche se fosse suo fratello, no? Come reagiremmo? Fino a quando riusciremmo a essere affettuosi e pazienti? Conducendo il pubblico all’interno della mente di Gregor, la storia finisce per suscitare la nostra empatia nei suoi confronti. Ci porta a domandarci, e se succedesse a me? Quale reazione mi aspetterei dagli altri se fossi io al suo posto?».

 

Matthew Lenton è fondatore e direttore artistico della compagnia teatrale Vanishing Point (Glasgow). I suoi lavori con Vanishing Point sono stati rappresentati in Europa, Sud America, Russia, Asia e Cina. 

Tra le recenti produzioni: The Metamorphosis (una coproduzione con ERT Emilia Romagna Teatro e il Tron Theatre che ha visto 3 rappresentazioni a Glasgow nel Marzo 2020 per essere poi interrotta a causa del lockdown), The Dark Carnival (una coproduzione con il Citizens Theatre creata con il gruppo A New International) e The Dark Carnival Unplugged (una versione più scarna per la rappresentazione in ambiti rurali), Tabula Rasa (una coproduzione con Scottish Ensemble basata sulle musiche di Arvo Pärt), Bluebeard’s Castle di Bartok e The 8th Door di Lliam Paterson (Scottish Opera e Vanishing Point), The Destroyed Room (Festival Internazionale di Edimburgo), Interiors (Festival Internazionale di Edimburgo/Theatre de la Ville Paris/FIBA Buenos Aires/Napoli Teatro Festival Italia/Stanislavsky Festival di Mosca/Santiago A Mil Cile/BOZAR Bruxelles, Brighton Festival/New Classics of Europe Festival, Lodz/Shanghai Grand Theatre); Tomorrow (Brighton Festival/Cena Contemporanea Festival, Brasilia/Stanislavsky Festival, Mosca/Hangzhou Westbrook International Arts Festival, Cina) e The Beautiful Cosmos of Ivor Cutler (National Theatre of Scotland/Brighton Festival).

Tra gli spettacoli realizzati al di fuori della compagnia: 1984 (ERT Emilia Romagna Teatro/CSS Teatro stabile di innovazione del FVG), Charlie Sonata di Douglas Maxwell (Royal Lyceum Theatre, Edimburgo), The Merchant of Venice (National Theatre of Kosovo), Striptease e Out at Sea (FIT Festival, Lugano), A Midsummer Night’s Dream (Royal Lyceum Theatre, Edimburgo), Mister Holgado (Unicorn Theatre, Londra) e Home (National Theatre of Scotland).

Nel 2010, Lenton diventa il primo direttore britannico dell’École des Maîtres, laboratorio teatrale per giovani attori provenienti da tutta Europa. 

Insegna inoltre presso The Royal Conservatoire of Scotland, riconoscendo nel lavoro svolto con i suoi studenti e studentesse una fonte inesauribile per il proprio continuo apprendimento. Tra le produzioni presso RCS si ricordano: Circle of Fifths di Szymona Bogacza, Dracula di Liz Lochead, Roberto Zucco di Bernard Marie Koltes, The Visit di Friedrich Durrenmatt e Ivanov di Anton Chekhov.